Bonino: “L’emigrazione è parte integrante della nostra Storia”

CARACAS – L’8 agosto, nella miniera di Bois du Cazier, morirono 262 minatori, la maggior parte emigranti italiani “venduti” allora al Belgio in cambio di carbone. Ed infatti, il “Protocollo Italia-Belgio” non era altro che lo cessione di 50 mila “bracce” destinate alle miniere del Belgio in cambio del carbone che l’Italia necessitava per la ripresa economica. Al commemorare la “tragedia di Marcinelle” si rende omaggio  ai tanti italiani morti all’estero sul lavoro. Appresso riportiamo il messaggio del ministro degli Esteri Emma Bonino.

“Cari connazionali, l’8 agosto è la ricorrenza della tragedia di Marcinelle, la più grande catastrofe mineraria in Europa, in cui persero la vita 262 lavoratori di dodici diverse nazionalità. 136 di loro erano italiani. A ricordo indelebile di quella giornata, l’8 agosto ricorre la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.

Il nostro memore e commosso pensiero va non solo ai connazionali che perirono tragicamente al Bois du Cazier questo stesso giorno 57 anni fa, ma anche a tutti i lavoratori italiani che, con il loro lavoro e il loro sacrificio, hanno diffuso nel mondo l’immagine di un’Italia operosa e tenace. Il lavoro è il principio cardine della nostra Repubblica, essendo posto nella Costituzione a fondamento della dignità stessa della persona. Come ci ricorda tristemente la tragedia di Marcinelle, è nostro preciso dovere, oggi come nel passato, garantire a tutti l’accesso al lavoro e garantirlo in condizioni di sicurezza. Perché in nessun luogo del mondo la vita della persona sia sacrificata alla carenza di garanzie sul posto di lavoro.

L’emigrazione è parte integrante e indissolubile della nostra Nazione e della nostra storia. Chi ha lasciato e ancora oggi lascia l’Italia contribuisce con la propria attività alla crescita del nostro Paese e di quelli di destinazione, dando lustro ai valori più positivi dell’italianità nel mondo e contribuendo con il proprio apporto allo sviluppo delle società di accoglienza.

Rivolgo quindi a tutti i lavoratori italiani nel mondo il mio più sentito ringraziamento”.

Emma Bonino