Gibilterra: la disputa Madrid-Londra finisce in tribunale

LONDRA – Escalation su Gibilterra: nessuno dei due contendenti intende arretrare nel confronto sui confini e la sovranità della Rocca. Ieri il premier britannico David Cameron ha minacciato di avviare un’azione legale ”senza precedenti” per i controlli alla frontiera con la Rocca che le autoritáà spagnole continuano a compiere, causando lunghe code. Controlli che, come Madrid ha ribadito, andranno avanti, anche perchè sono legali non facendo Londra parte dell’Europa senza frontiere di Schengen.

Come se non bastasse non allenta di certo la tensione il fatto che una piccola flotta della Royal Navy è salpata alla volta del Mediterraneo e farà sosta proprio nelle acque contese di Gibilterra una delle ragioni al centro del confronto fra i due Paesi. Anche se i ministeri della difesa dei due paesi minimizzano Spagna e Gb sono in teoria così vicine, membri entrambi di Unione Europea e Nato, ma continuano ad allontanarsi.

E Cameron sta valutando in queste ore coi suoi collaboratori se avviare un’azione legale in sede europea.

– Il primo ministro è chiaramente deluso dal fatto che la Spagna non abbia rimosso i controlli addizionali alla frontiera nel fine settimana – ha affermato il portavoce di Downing Street – Ora stiamo considerando quale tipo di azione legale sia possibile per noi. Questo sarebbe un passo senza precedenti – ha aggiunto – quindi vogliamo considerarlo con attenzione prima di prendere una decisione con cui procedere.

Questo succede mentre anche Madrid pensa a ricorsi, forse in sede Onu, dove potrebbe ottenere l’appoggio dell’Argentina, già impegnata con Londra nella contesa sulle isole Falkland. Il governo spagnolo ha risposto con grande determinazione a quanto chiesto dai britannici.

– Le misure, i nostri controlli sono legali. Siamo costretti a farlo per Schengen –  ha detto il portavoce del ministero degli Esteri.

Gibilterra, infatti, come il Regno Unito, non appartiene allo spazio europeo di libera circolazione.

– Non rinunceremo ai controlli’ – ha aggiunto. Di fronte a questo ‘muro contro muro’ la Commissione europea ha deciso di anticipare l’invio dei suoi osservatori a Gibilterra, che dovrebbero ora partire entro due settimane per cercare di trovare una soluzione alla diatriba.

Non aiuta a calmare le acque un forte intervento del sindaco di Londra, Boris Johnson, dalle pagine del Daily Telegraph. Ha attaccato il governo spagnolo su Gibilterra chiedendo di ”metter giù le mani dalla Rocca”, dopo le tensioni dei giorni scorsi. Johnson ha definito il comportamento di Madrid una ”infamia” e arriva addirittura a dire che deve essere usato lo stesso spirito che Margaret Thatcher mostrò nei confronti dell’Argentina ai tempi della guerra nelle Falkland. Il sindaco ha affermato anche che la spedizione della Royal Navy deve dare un certo segnale alle autorità spagnole della determinazione britannica a ”difendere la sua colonia”.

Come però ha ribadito il ministero della Difesa di Londra, lo scalo a Gibilterra era stato da lungo programmato nell’ambito di una esercitazione navale che coinvolgerà imbarcazioni di altri Paesi. Il governo di Madrid è stato avvertito della sosta e ha dato il suo assenso. Non solo, la nave pattuglia dell’Armada spagnola Centinela si unirà nei prossimi giorni alla flotta di Sua Maestà. In molti sperano che alla fine sia lo ‘spirito atlantico’ ed europeista a prevalere sui vecchi rancori.

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