Poteri speciali per combattere la corruzione

CARACAS – L’argomento pare si stia trasformando nel suo “cavallo di battaglia” e nel leit motive della campagna elettorale per le amministrative di dicembre, iniziata con molto anticipo. Ed in effetti, durante il suo intervento alla VIII Edizione del “Premio Libertador al Pensamiento Crìtico”, il presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, ha assicurato che chiederà al Parlamento “poteri speciali” per poter legislare in materia di lotta alla corruzione.

– Chi incorre in delitti di corruzione, senza importare a quale livello, sarà castigato con il massimo della pena – ha detto il capo dello Stato, che ha assicurato che si sta indagando sulle denuncie di corruzione in cui sono coinvolti funzionari pubblici.

Il presidente Maduro, nel corso del suo intervento, si è detto dispiaciuto per l’apatia dei venezolani che non reagiscono di fronte alle denuncie di corruzione in seno all’Opposizione.

– Se non riusciamo a svegliare la coscienza dei venezolani – ha detto preoccupato il capo dello Stato – si potrebbe entrare in una fase di reversibilità delle conquiste ottenute e dei cambi realizzati.

Anche l’Opposizione, ieri, è intervenuto sul tema della corruzione. E lo ha fatto attraverso alcuni dei suoi leader.

Andrés Velasquez, documenti alla mano, ha chiesto al capo dello Stato di essere ricevuto per poter exporgli, prove in mano, tutti i casi di denuncie realizzati e mai indagati.

– L’altro giorno – ha affermato Velàsquez – il presidente della Repubblica ha detto che sono 20 anni che faccio denuncie. E’ vero. Ciò dimostra che non ho fatto denuncie solo durante questo governo, che è il più corrotto della storia del Paese,  ma anche prima.

Dal canto suo, Leopoldo López, dirigente di spicco di Voluntad Popular, ha sottolineato che “la crisi elettrica che vive il Paese è prodotto della corruzione in seno al Governo”.

– Sono stati acquistati generatori elettrici pagando un sovrapprezzo di 20 miliardi di dollari – ha affermato Lòpez -. Come si spiega? Chi c’è dietro?