Fukushima: torna l’incubo radioattivo

PECHINO – Torna l’incubo radioattivo a Fukushima, la disastrata centrale nucleare giapponese, colpita dal terremoto-tsunami dell’11 marzo 2011. E’ piú grave di quanto affermato in un primo momento la perdita di liquido altamente radioattivo da uno dei serbatoi in cui vengono stoccate le acque radiaottive nella centrale atomica: l’Agenzia nucleare giapponese ha portato l’allarme dal livello uno al livello tre della scala internazionale degli eventi radioattivi e nucleari, che in tutto ha sette livelli. L’innalzamento del livello dell’allarme, ha precisato l’ Agenzia, e’ ”provvisorio” e deve essere confermato dall’ Aiea, l’ organismo dell’ Onu che si occupa dei problemi nucleari. Il portavoce del governo di Tokyo ha detto che l’esecutivo é impegnato “a compiere ogni sforzo per mettere fine alla fuga radioattiva il piú presto possibile”. Ma la dichiarazione non é bastata a calmare le paure suscitate in tutto il mondo dal ritorno dello spettro del disastro del 2011. Il ministero degli esteri cinese ha affermato che il Paese e’ ”sotto shock” e chiede che Tokyo fornisca ”rapidamente informazioni complete e significative” sulla portata del pericolo. Nel marzo del 2011, il violento tsunami che colpí la costa settentrionale del Giappone investí in pieno la centrale, provocando la fusione di tre dei suoi reattori. L’incubo duró piú di un mese, poi la Tepco affermó che il grande pericolo era passato. La societá fu pesantemente criticata in Giappone e fuori per la reticenza nel collaborare con le altre autoritá, tra cui lo stesso governo di Tokyo, nel far fronte alla situazione. In passato ci sono state altre perdite di acqua radioattiva, ma quella in corso é la piú seria sia per il volume – circa 300 tonnellate di acqua secondo la Tepco – che per l’ alto livello di radioattivitá dell’acqua.

 

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