Cdm ignora scontro Pdl-Pd. Letta: “Noi lavoriamo”

ROMA  – Fedele al dogma, ribadito anche mercoledì scorso nel duro faccia a faccia con Angelino Alfano, il premier Enrico Letta ha lasciato fuori dalla porta del Consiglio dei ministri le tensioni politiche che mettono a rischio il governo e la lacerazione tra Pd e Pdl sul futuro di Silvio Berlusconi.

– La situazione è quella che è ma il clima in consiglio era buono – ha raccontato il presidente del consiglio ai suoi, soddisfatto che il governo provi a rimanere concentrato sui provvedimenti e convinto ad andare avanti.

Ma se in consiglio dei ministri sia il premier sia i ministri hanno preferito sorvolare sui nodi politici, anche se l’atmosfera non era rilassata, al termine il ministro Dario Franceschini ha riunito, a quanto si apprende, i ministri del Pd nella sua stanza. Con l’obiettivo di fare squadra in vista della definizione della riforma dell’Imu e delle prossime misure da definire affinchè portino il segno del Pd.

Alla riunione hanno partecipato i ministri Andrea Orlando, Flavio Zanonato, Graziano Del Rio e Massimo Bray. Mancavano il ministro Cecile Kyenge, assente anche in cdm, e Maria Chiara Carrozza, partita da Roma per raggiungere il Meeting di Cl.

– E’ il momento di fare squadra e stare compatti – è il racconto di un ministro dopo la riunione.

Sia che il governo vada avanti sia che si arrivi ad una fine traumatica che magari apra la strada a nuove urne, il Pd vuole ‘targare’ i prossimi provvedimenti, a partire dalla battaglia in difesa degli esodati. Franceschini ha comunque rassicurato i ministri dem, a quanto si apprende, che nel faccia a faccia dell’altra sera con Alfano, Letta ha tenuto duro sul fatto che il Pd non cederà ai ricatti Pdl nè mai verrà meno all’applicazione della sentenza quando si riunirà la giunta al Senato sulla decadenza di Berlusconi.

Alla riunione mancava il premier Letta a sottolineare il suo ruolo di equilibrio tra i partiti di governo. E’ determinato a trovare una mediazione sia sulla riforma dell’Imu, che arriverà in consiglio dei ministri mercoledì prossimo, sia sul decreto della Pubblica Amministrazione che dovrebbe essere approvato lunedì prossimo dopo la decisione di un ulteriore approfondimento