Tre schiaffi al Psv: Milan ai gironi

MILAN – La dura reprimenda di Massimiliano Allegri ai suoi ‘ragazzotti’ é servita: il Milan affronta il Psv Eindhoven a testa bassa, lotta pallone su pallone, costruisce occasioni, domina. E soprattutto, vince per 3-0 contro gli olandesi, andando avanti nella lunga e difficile strada della Champions. Kevin Prince Boateng firma una doppietta, Balotelli la sua prima rete in europea con la maglia rossonera. Supermario si conferma leader della squadra, manda a rete i suoi compagni, gioca una splendida partita e fa grandi passi verso la sua sofferta maturità.

Dimenticare Verona e il pessimo scivolone ma soprattutto cancellare una figuraccia: l’obiettivo e’ stato ampiamente raggiunto. Il Milan dimostra di sapersi rialzare e, con la prova di ieri sera, mette tutti a tacere e si rilancia in campionato. I rossoneri sembrano rinfrancati rispetto allo sciagurato debutto in campionato: la presenza di Boateng, De Jong e De Sciglio fa bene alla squadra. Tre uomini chiave nella manovra. San Siro è quello delle grandi occasioni.

Oltre cinquantamila persone per incoraggiare i ragazzi di Allegri: la Sud espone però due striscioni per dire ‘no’ a Matri e chiedere rinforzi in difesa e a centrocampo.

Il Milan parte leggermente contratto: all’8′ Abbiati salva sul colpo di testa di Matavz. Un minuto dopo si sblocca il risultato grazie a uno spettacolare gol di Boateng che – da fuori aerea – lascia partire di prima intenzione un bolide che beffa Zoet. Il Milan è vivo e prende coraggio: funziona l’intesa nel tridente. Balotelli e’ in gran serata, cerca a turno El Shaarawy e Boateng.
Proprio il Faraone al 13′ prova la conclusione a effetto, a giro sul secondo palo. Il Psv conferma la propria personalità, non si arrende e lotta anche se non affonda. Ancora una volta Abbiati si supera e nega il gol a Maher che ci prova dalla distanza. Si muove bene El Shaarawy che pressa e combatte. Attenta la difesa a parte qualche sbavatura, meglio il centrocampo che fa da argine alle incursioni avversarie.

Balotelli sfugge continuamente ai suoi arcigni guardiani e si propone come assist-man: al 25′ cerca in area Boateng che non aggancia. Al 31′ grande palla gol per Montolivo che accarezza il palo. Al 32′ il Milan potrebbe mettere al sicuro il risultato: gran botta di El Sharaawy che si infranfe sulla traversa, la palla rimbalza a filo della riga, dando l’impressione del gol.

Balotelli cerca di andare a segno di testa ma al 41′ un cross di Willelms rischia di trasformarsi in beffa evitata d’un soffio grazie alla traversa. Si scaldano gli animi, frizionano Montolivo e Schaars. Stretta di mano , cartellino giallo per entrambi e si continua a giocare. Il Milan spreca ma si capisce che è una serata di grazia.

Dopo il riposo, i rossoneri si concedono una pausa e si presentano un po’ deconcentrati in campo, dimenticandosi Wijnaldum tutto solo in area. Per fortuna Abbiati si oppone di piede sul pericoloso tentativo dell’olandese.

Brutto momento per il Milan con il Psv che cerca disperatamente di riacciuffare il risultato e si riversa nell’area avversaria. All’8′ El Shaarawy sciupa un’ottima occasione.

Il gol della sicurezza lo firma Balotelli che al 10′ scaraventa in rete una palla deviata di testa da Mexes. Arriva per lui il primo gol in Champions con la maglia rossonera e anche il primo della stagione. Cocu imbottisce la squadra di attaccanti, gioca il tutto per tutto ma, nonostante la stanchezza e le energie che iniziano a scarseggiare, sembra impossibile arrestare il Milan.
El Shaarawy, ancora lui, potrebbe arrotondare ma cerca una improbabile rovesciata punita dall’arbitro che fischia il gioco pericoloso. Sull’altro fronte un grande Abbiati dice no a Schaars. Molti cambi e gioco che si fa meno brillante. Eppure un instancabile Balotelli ispira Poli che gira per Boateng: il numero dieci rossonero segna la sua doppietta e il terzo gol del Milan. E’ il colpo di grazie a un Psv già tramortito. I giochi sono fatti: la squadra di Allegri dimostra di aver capito la lezione di Verona e non arretra di un millimetro. Grinta e cuore, tecnica e fantasia. Ora il mercato che, come aveva detto l’allenatore con grande onestà, passava per questa partita. Galliani é avvertito, la palla passa a lui.

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