La rabbia del Cav: “Sulla Giunta, tutto deciso”

ROMA  – L’umore continua ad essere nero e Silvio Berlusconi non ne fa mistero con i vertici delle sue aziende ed i figli riuniti ad Arcore nel consueto pranzo del lunedì. Una riunione in cui l’ex capo del governo ha fatto il punto della situazione valutando ogni possibile scenario nell’attesa che si riunisca la giunta del Senato il 9 settembre.

Una data – spiega chi ha avuto modo di parlare con l’ex capo del governo – a cui Berlusconi guarda con molto pessimismo: Hanno già deciso tutto, è il refrain che va ripetendo ai suoi fedelissimi. La rabbia è tanta e cresce ogni giorno di più di fronte al rischio che soluzioni favorevoli non ci possano essere. In attesa di capire quali saranno le manovre dei Democratici, però, l’ordine di scuderia per i fedelissimi è quello di tenere alta la tensione sia su palazzo Madama ma anche sul governo chiedendo il rispetto del programma.

Incassata l’Imu, e rivendicata subito come vittoria del Pdl, l’attenzione ora si sposta sull’Iva su cui il partito di via dell’Umiltà è pronto ad alzare le barricate se non verrà imposto lo stop all’aumento. Alzare dunque i toni per consentire nel frattempo all’ex premier di individuare una strategia politica, che ancora non c’è.

Diverse ipotesi sono sempre sulla scrivania dell’ex premier: dalla possibilità di staccare la spina, come gli suggerisce l’ala dura del partito, provando a giocarsi il tutto per tutto alle elezioni, all’invito ad essere invece prudente: come gli hanno chiesto i vertici aziendali nel corso dell’incontro a cui ha preso parte, ieri, anche Gianni Letta.

Aprire una crisi di governo al buio – è il ragionamento fatto – è un rischio per tutti, soprattutto se non c’è la certezza di poter tornare presto al voto. Un avvertimento che l’ex premier tiene in considerazione, ma a cui è pronto a controbattere: la durata dell’esecutivo non dipende da me, ma da quello che decide di fare il Pd. Sono loro che devono mostrare senso di responsabilità nei confronti del Paese.

Gli occhi sono dunque puntati sulla giunta di palazzo Madama che si riunirà il 9 settembre. Per quella data però non dovrebbe accadere nulla perchè, se anche la relazione di Andrea Augello venisse bocciata, prima di arrivare ad un verdetto sul Cavaliere bisognerà aspettare la fine del mese. La strada del rinvio alla Consulta appare molto complicata così come la possibilitá, ventilata dall’avvocato Coppi, che alla fine l’ex capo del governo possa chiedere la grazia al Capo dello Stato.

Insomma nulla è ancora stato deciso così come l’eventuale presenza del Cavaliere in giunta per difendersi. Raccontano che Berlusconi sarebbe tentato ma i suoi consiglieri lo starebbero sconsigliando in tutti i modi.

– I grillini non aspettano altro per metterti alla gogna – gli avrebbero fatto notare. Insomma tutto è ancora in stand by, anche il ritorno ufficiale a Forza Italia. Si era parlato di settembre ma una data ancora non c’è. Nel frattempo il trasloco nella nuova sede di piazza San Lorenzo in Lucina procede a tamburo battente.

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