Tutti insieme per celebrare la Madonna di Montevergine

CARACAS – Come é ormai tradizione, il prossimo 22 settembre, nella Chiesa Nostra Signora di Pompei, la nostra Collettività celebrerà la Festa della Madonna di Montevergine, una ricorrenza fortemente voluta da Vincenzo Trunfio, Rocco Campobasso, Daniele Carbone, Francesco Amendola, Rosa de Gregorio, Michele Viscillo, Vito Saturno e Antonio Vegliante.
Quella della Madonna di Montevergine è una ricorrenza assai sentita che ogni anno richiama tantissimi fedeli anche in Venezuela e che, nel tempo, si è trasformata in una occasione per ritrovarsi, per trascorrere alcune ore insieme e rinverdire le tradizioni.
Un po’ di storia
La storia narra che nella catena del Paterni, nell’Appennino Irpino, sorgeva  un piccolo tempio dedicato a Cibele, dea della natura e della fecondità. Il grande poeta Virgilio, lasciando i suoi impegni a Napoli, soleva recarvisi in cerca di piantine aromatiche per distillare gli elisir di lunga vita; quegli elisir che poi nei secoli successivi, ed ancora oggi, i frati producono distillando i liquori tipici del luogo.
Non era certo facile arrampicarsi fino al tempio, ma poi, una volta raggiunto il luogo, si respirava un clima di grande tranquillità e di profonda pace interna che invitava alla riflessione e alla meditazione.
Poco dopo l’anno 1000, quella montagna fu raggiunta da un giovane pellegrino, il monaco Guglielmo da Vercelli. Questi era un eremita che, dopo un  lungo viaggio a Santiago di Compostela, decise di intraprendere il peregrinaggio verso Gerusalemme. La storia racconta che, in preparazione del viaggio, si ritirò per una pausa riflessiva e spirituale presso il monte Serico ad Atella e, qui, narra la leggenda, curò miracolosamente un cieco.
Ripreso il viaggio verso la Terra Santa,  a Ginosa incontra Giovanni da Matera. Questi gli consiglia di desistere dal suo impegno, lo avverte dei pericoli ai quali va incontro e gli suggerisce di proseguire il servizio divino in terre d’Occidente. Ma Guglielmo, non ne vuole sapere, rifiuta i consigli e prosegue il suo viaggio.
Lungo il cammino viene assalito da una banda di briganti, derubato del poco che aveva con sé, e malmenato. Così, ridotto in pessimo stato, ricorda le parole di Giovanni di Matera. Dopo una profonda riflessione spirituale, comprende che la sua strada, il cammino che deve seguire è un altro: il ritiro in solitudine per dedicare la sua vita alla meditazione, alla riflessione, alla preghiera.
Giunto in Irpinia sente che è la volontà di Dio ad indicargli il cammino. E si ferma  lì dove c’era il tempio dedicato a Cibele. Tra le vette gigantesche dell’Appennino Irpino, distrugge il tempio ed inizia tra stenti, privazioni e delusioni la costruzione di una chiesa dedicata alla Madonna. Sente, in cuor suo, che questa è la volontà di Dio.
Intanto, si propaga la notizia della sua presenza nel luogo e ben presto lo raggiungono altri monaci ed eremiti, attratti anch’essi dalla necessità di un luogo tranquillo per la riflessione e la preghiera. Così, si moltiplicano le piccole celle, fatte per lo più di fango, nelle quali gli asceti si proteggono dal vento, la pioggia e il freddo.
Finalmente la consacrazione della Chiesa. Guglielmo espone nella chiesa una piccola immagine della madonna, poi sostituita da una bella tavola dove la Vergine appare incoronata nell’atto di allattare il bambino Gesù; tavola oggi conservata nel museo del santuario.
Montevergine, in poco tempo, si trasforma in luogo di peregrinazione e preghiera.
La Madonna in Venezuela
Un quadro, con l’immagine della Madonna di Montevergine fu portato  da Vincenzo Trunfio in Venezuela. Un gesto di grande devozione; un modo per ringraziare la Madonna per la salute e il percorso della sua famiglia; un gesto che motivò tanti suo corregionali e che è all’origine della bella tradizione che è ormai parte integrante della vita di chi venera la Madonna di Montevergine. Tradizione, ieri, mantenuta viva con devozione dai suoi fondatori: Vincenzo Trunfio, Luigi De Gregorio, Salvatore Dente, Iuliano Giusto e Luigi Viscilio. E che oggi onorano i figli e i fratelli: D’Amelio, Gerardina e Antonietta De Gregorio, Michele e Giuseppe  Trunfio, Riccardo Dente Saturno.
Il 22 settembre, oltre alla Messa in onore alla Madonna che verrà celebrata alle 10:30, avrà luogo la tradizionale  processione. Quindi, chi vorrà, potrà restare e intrattenersi nella Verbena.
Gli organizzatori assicurano che vi saranno giochi gonfiabili per bambini, ed una gran varietà di distrazioni e cibo: dai fusilli al timballo, dai cannelloni alle salcicce senza dimenticare i dolci tipici, la pizza rustica e la pizza dolce.
Insomma, sarà un evento per rinsaldare la tradizioni e ritrovarsi in allegria tra amici. Un appuntamento al quale la nostra comunità devota alla Madonna di Montevergine non può mancare.
(AP)