Black-out in Venezuela: mezzo Paese senza elettricità

CARACAS – E’ accaduto tutto all’improvviso. Poco prima delle 13, un guasto nella linea elettrica tra La Horqueta e La Arenosa (tra gli Stati Guárico e Aragua), considerata la “colonna vertebrale” dell’intero sistema elettrico nazionale  ha provocato l’interruzione dell’energia elettrica nelle maggiori città e praticamente lasciato metà paese senza corrente.

Ci sono volute più di 2 ore prima che il servizio elettrico, anche se intermittente, fosse riattivato nella capitale e nella regione centrale mentre nel resto del Paese, al momento di chiudere questa edizione, nonostante la collaborazione della vicina Colombia, molti quartieri sono ancora all’oscuro.

Gli Stati del Venezuela colpiti dal black-out sono stati: Zulia, Lara, Falcón, Mérida, Táchira, Trujillo, Yaracuy, Portuguesa, Cojedes, Apure, Barinas, Aragua, Carabobo, Miranda, Vargas,  Nueva Esparta, alcune aree dello Stato Guárico ed il nord dello Stato Amazonas . All’oscuro anche buona parte della capitale.

L’interruzione della Metropolitana, principale mezzo di trasporto della capitale, ha provocato il disagi nella popolazione; disagi aggravati dalla pioggia che in alcuni quartieri di Caracas è caduta copiosa. Come se ciò non fosse stato sufficiente, i semafori in molti zone della metropoli hanno smesso di funzionare provocando il caos in una città già particolarmente caotica.

Il ministro dell’Energia, Jesse Chacòn, e quello dello Sviluppo Elettrico, Franco Silva, attraverso la televisione di Stato informavano i venezolani del guasto assicurando che sarebbe stato riparato nel giro di poche ore. Nessuna notizia, invece, sulle cause anche se il presidente del Venezuela, Nicolàs Madura, ha immediatamente attribuito ogni responsabilità all’“l’estrema destra”

Nel suo account in Twitter, il capo dello Stato ha scritto: “Tutto indica che l’estrema destra ha deciso riproporre il ‘Golpe Elettrico’. Invito i venezolani a state attenti e vigili”.

Il presidente Maduro aveva anche informato che le Forze Armate erano in strada per sorvegliare le aree colpite dal black-out.