Assistenza ai connazionali all’estero: la Farnesina precisa

ROMA. – Alcuni organi di stampa riportano notizie relative a due casi di connazionali all’estero dei quali il Ministero degli Esteri è stato interessato nelle scorse settimane. Per fare chiarezza, la Farnesina pubblica una nota in cui spiega come si sono sviluppate le vicende di Simone Pini, in carcere a Cuba, e Matteo Mosconi, morto tragicamente a Palma de Mallorca.

“La Farnesina, anche per il tramite dell’Ambasciata d’Italia a Cuba, – si legge nella nota – segue costantemente l’evolversi del caso del Signor Simone Pini – al momento detenuto a Cuba in quanto condannato in via definitiva nel 2012 a 25 anni di reclusione per omicidio, corruzione di minori ed abbandono di minore incapace. Circa la richiesta del Signor Pini di scontare la pena in Italia, ai sensi dell’Accordo per l’esecuzione delle sentenze penali tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Cuba, l’Ambasciata sta sensibilizzando in ogni utile occasione di incontro le Autorità cubane per ottenere il trasferimento del connazionale Pini in un penitenziario italiano e continua a prestargli ogni consentita assistenza”.

Quanto alla tragica morte a Palma de Mallorca di Matteo Mosconi, il Ministero spiega che “lo scorso 11 agosto il Consolato Generale a Barcellona – Ufficio territorialmente competente – ha ricevuto notizia che il connazionale era ricoverato in stato di morte clinica presso una struttura ospedaliera dell’isola. Sulle cause del decesso le autorità giudiziarie iberiche stanno attualmente approfondendo i risultati delle indagini. Dal momento in cui il Consolato Generale è venuto a conoscenza del decesso, ha fornito la dovuta continua assistenza ai parenti del Signor Mosconi, anche in strettissimo raccordo con un collaboratore del Consolato Onorario d’Italia a Palma. Tale collaboratore ha contribuito a rintracciare i familiari ed ha sollecitato tempestivamente il disbrigo delle pratiche per il rimpatrio della salma. Il lamentato ritardo del rimpatrio segnalato – conclude la nota – è dipeso dalla scarsa disponibilità di voli autorizzati al trasporto ad hoc di persone decedute durante il mese di agosto in Spagna”.

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