Pd, altolà dei renziani sul congresso: “No a rinvii”

ROMA – Renziani nuovamente in allarme sulla data del congresso. E avvertono, niente rinvii. Nonostante le rassicurazioni venute da più parti, dall’ala vicina al sindaco di Firenze si continua a temere un rallentamento della macchina congressuale soprattutto qualora la situazione della maggioranza di governo dovesse ulteriormente complicarsi.

In ogni caso, in vista dell’Assemblea del partito del 20 e 21 si continua a lavorare su un possibile calendario congressuale. Ieri ne hanno parlato in una riunione informale Roberto Gualtieri, che, su incarico di Epifani, sta lavorando a un documento sulle regole il più possibile condiviso, il bersaniano Nico Stumpo e il renziano Lorenzo Guerini, tutti componenti della commissione congresso. E nella riunione si sarebbero fatte varie ipotesi sul calendario congressuale con tempi più o meno dilatati ma comunque entro l’anno.

Si partirebbe in ogni caso ‘dal basso’, con i congressi di circolo e provinciali ai quali, dall’ala bersaniana si vorrebbero collegare quelli regionali. Dall’altro lato, invece, i renziani vorrebbero agganciarli al nazionale. Una questione non di pochissimo conto visto che da essa derivano anche gli equilibri negli organismi interni. In ogni caso la fibrillazione maggiore si registra ancora una volta sul ‘nodo’ della data del congresso. Con i renziani all’attacco:

– Vogliono un rinvio per penalizzare Matteo.

Dalla segreteria arrivano, invece, rassicurazioni.

– Il congresso – sottolinea il responsabile organizzazione Davide Zoggia – si fa nei tempi stabiliti e con regole condivise.

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