Pd avverte: “Non restiamo con il cerino in mano”

ROMA  – Prima la quasi certezza che la crisi fosse ad un passo. Poi lo spiraglio che viene letto nelle mosse ‘dietro le quinte’ del Pdl in attesa di verificarne la veridicità sul campo. Il ‘borsino’ del Governo, legato a doppio filo con i lavori della Giunta e, dunque, con le sorti di Berlusconi, segna – giocoforza – anche l’atteggiamento dei democrat che però alla linea della fermezza non vogliono rinunciare. La mancata accelerazione del Pdl sulla strada della caduta del Governo Letta viene infatti accolta ancora con diffidenza nel partito democratico sempre più impegnato, internamente, nella stagione pre-congressuale. E anche in questa chiave cresce sempre più il timore di restare con il cerino in mano.

Largo Nazzareno mostra però i muscoli e assicura che “il rispetto della legge” viene prima di qualsiasi altra cosa. Stesso discorso vale nel gioco dello scambio di accuse con il Pdl su chi si debba addossare la responsabilità di una eventuale crisi. Una linea che è stata ribadita dal segretario, Guglielmo Epifani, nelle diverse riunioni che ha avuto per tutto il giorno. Ha fatto il punto con i capigruppo di Camera e Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda, ha visto i componenti della giunta delle elezioni e la presidente della commissione Affari Costituzionali Anna Finocchiaro. Ha sentito al telefono il premier Enrico Letta. I Dem – viene ribadito – non sono disponibili a scambiare la durata del governo con il rispetto del principio di legalità.

– Da parte del Pd – sottolinea il responsabile giustizia Danilo Leva – ci sarà massima serietà nel garantire il rispetto dei regolamenti della Giunta. I colleghi del Pdl sappiamo che ogni maldestro tentativo dilatorio sarà inutile. Noi non consentiremo giochi di prestigio.

E se le fibrillazioni della maggioranza pesano, si lavora comunque per predisporre la macchina congressuale. E continuano, mentre in queste ore stanno partendo le lettere per la convocazione dell’assemblea del 20 e 21 settembre, i posizionamenti in vista della corsa per la segreteria. In questo senso i bersaniani sarebbero sempre più vicini ad appoggiare la candidatura di Gianni Cuperlo. Una posizione emersa in una riunione che l’ex leader ha tenuto con i suoi. E la linea emersa è quella di dare decisamente battaglia in vista del congresso. Portando un sostegno che contribuisca anche a cambiare un po’ la percezione che c’è stata finora di una candidatura letta spesso come troppo schiacciata sulle vecchie appartenenze e, dunque, allargarne le potenzialità. Tra Renzi e Cuperlo – si sottolinea in area bersaniana – c’è un vasto campo che non ha ancora deciso da che parte stare e che va ‘conquistato’. E già oggi dovrebbe esserci un incontro tra Cuperlo e alcuni dirigenti vicini a Bersani anche per definire le modalità del sostegno alla candidatura e discuterne le linee programmatiche.