Inflazione senza freno: ad agosto 3%

CARACAS – Brutte notizie per i consumatori. Nonostante i tanti controlli dei prezzi e le importazioni, il costo della vita è sempre più alto e preoccupante. Il 3 per cento ad agosto, infatti, rappresenta una riduzione dell’inflazione di appena 0,2 per cento ripetto a quella del mese di luglio. Poco, troppo poco se si pensa che il ministro della Finanza, Nelson Merentes, aveva affermato che l’incremento preoccupante dell’indice dei prezzi era solo congiunturale e che le pressioni sul costo della vita si sarebbero allentate nel corso del secondo semestre dell’anno.

L’inflazione, dall’inizio dell’anno ad oggi,  ha già superato la barriera psicologica del 30 per cento al collocarsi in 32,9 per cento. Dal canto suo, l’indice annuale (agosto 2012-agosto 2013) è stato del 45,4 per cento.

Se l’inflazione mostra la tendenza, ancora troppo debole,  verso la riduzione (tra l’altro un fenomeno tipico in questa fase dell’anno), lo stesso non può affermarsi dell’indice di carestia. Questo, dopo il 19, 3 per cento di giugno ed il 19,4 di luglio è schizzato al 20 per cento ad agosto. Anche l’indice d’assortimento mostra una tendenza avversa al consumatore, passando da 111 al 109 per cento. In altre parole, il consumatore trova oggi nel mercato meno prodotti e meno varietà.

Stando alle informazioni rese note dalla Banca Centrale, i settori che hanno subito forti pressioni inflazionarie sono stati: cultura e tempo libero (7 per cento); abbigliamento (4,4) e ristoranti ed hotel (4 per cento).

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