Brescia, brasiliana uccisa Grigoletto confessa al pm: “Sono stato io”

MILANO – Claudio Grigoletto ha confessato. Nel corso di un interrogatorio durato tutta la mattina, in carcere a Brescia, con il pm titolare dell’inchiesta, Ambrogio Cassiani, il datore di lavoro diMarilia Rodrigues, la brasiliana di 29 anni uccisa a Gambara (Brescia), ha ammesso le sue responsabilità. A quanto si apprende, avrebbe dato la sua versione dei fatti – che non ha convinto Cassiani – raccontando di aver agito d’impeto.

Una lite finita male.

In questi termini Grigoletto avrebbe descritto quanto accaduto quel giovedì dello scorso 29 agosto. Sarebbe stato “un incidente” con nulla di premeditato. Per l’avvocato del datore di lavoro di Marilia, Elena Raimondi, che oggi ha depositato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione del suo assistito, “la scena del crimine lascia intendere che non ci sia nulla di premeditato”.

Ieri, però, sono filtrati i primi esiti delle analisi degli esperti del Ris di Parma, dopo i rilievi iniziati martedì nell’ufficio dell’uomo: le tracce di sangue di Grigoletto trovate sul tappetino della sua auto sono miste al Dna della giovane Marilia. In aggiunta, sul luogo del delitto, sono state trovate insieme tracce di sangue della vittima e dell’unico indagato, che resta ora in custodia cautelare con l’accusa di omicidio aggravato, procurato aborto e tentata soppressione di cadavere.