Università, manager made in Bocconi tra i top al mondo

MILANO.- “L’Università Bocconi nasce come apertura alla modernità, come atto di fiducia nel progresso e nella sua stretta relazione con l’avanzamento della conoscenza, sempre in dialogo con il mondo esterno”: così l’ateneo spiega in sintesi la sua storia e la sua mission. Qualità ampiamente dimostrate in tutto il mondo, visto che prosegue l’ascesa della Bocconi nei ranking con un nuovo riconoscimento per la qualità della didattica e il riscontro positivo dei suoi laureati nel mercato del lavoro internazionale. L’ateneo infatti guadagna sei posizioni nel ranking 2013 dei Masters in Management, pubblicato dal Financial Times, e si posiziona 17° al mondo. La Bocconi è presente in classifica anche con il programma Cems, di cui è partner fondatore, che si posiziona al 7° posto. Il riconoscimento in classifica è per il programma Master of science in International management, corso di laurea biennale tenuto in inglese, lanciato nel 2006 e che ha debuttato nel ranking FT nel 2010 al 33° posto. La valutazione per la classifica è basata su una serie di criteri, tra cui la mobilità internazionale dei laureati, l’esperienza internazionale degli studenti durante il biennio e il progresso dei laureati in termini di salario e carriera. Nelle classifiche basate sulla valutazione della didattica da parte degli alunni, criterio non utilizzato nel ranking generale, la Bocconi si è classificata al 10° posto sia per la qualità degli insegnamenti di finanza sia di marketing. “Il risultato nella classifica dei Masters in Management – spiega l’ateneo in una nota – segue le buone notizie di questi ultimi mesi per la Bocconi che dimostrano un chiaro apprezzamento anche da parte degli employer e del mercato in generale. Nel World university ranking 2013 di QS, pubblicato settimana scorsa, la Bocconi è salita di 17 gradini nella classifica dei miglior atenei per scienze sociali e management, posizionandosi 29ma al mondo e nona in Europa. Mentre a giugno il Master of science in Finance della Bocconi era salito di 7 posizioni nel ranking del Financial Times, collocandosi al 20mo posto”. Tornando all’ultima classifica pubblicata dal Ft, si piazzano sul podio l’University of St Gallen in Svizzera, l’Escp Europe (composta attualmente da 5 campus in 5 diverse nazioni d’Europa: Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino) e la Whu Beisheim in Germania. (Red)

SCHEDA / GLI STESSI VALORI DAL 1902

Ferdinando Bocconi, precursore in Italia della grande distribuzione, nel 1902 decise di legare i suoi beni e il nome della sua famiglia a una prestigiosa istituzione formativa, in memoria del figlio Luigi, caduto nella battaglia di Adua del 1896. Leopoldo Sabbatini, autore del programma formativo, primo presidente e rettore dell’Ateneo, ricorda nei suoi scritti i meriti di Ferdinando Bocconi: l’aver impostato gli studi universitari bocconiani rispettando “l’armonia fra la scuola e la vita”, e aver intuito l’importanza del ruolo della cultura e della scienza come fondamento della crescita economica e morale della nazione. Dopo un secolo dalla fondazione, i valori che hanno ispirato i fondatori dell’Università Bocconi sono rimasti intatti e continuano a vivere nelle attività dell’Ateneo. Dal 1955 l’Istituto Javotte Bocconi – Associazione Amici della Bocconi, fondazione dell’Università Bocconi è principale riferimento delle scelte strategiche e di governance dell’ateneo milanese. Dalla sua fondazione, l’Istituto sostiene economicamente l’ateneo in diverse forme e tramanda alle giovani generazioni l’impegno della famiglia Bocconi nell’esperienza educativa. Inoltre veglia affinché tale impegno sia costantemente realizzato dal governo accademico nel modo migliore e più efficace.

(© 9Colonne)

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