CARACAS.- Di Pietro Ardizzone possiamo affermare con lealtà, senza ombra di dubbio, leggendo le sue poesie: “…Ê un siciliano che fa onore alla propria terra d’origine!”.
Pietro è poeta nell’anima…nel cuore e nella vita.
Sa raccontare. Non dimentica…sogna ininterrottamente una Sicilia rimasta impressa in lui quale stella fulgente…unica…irripetibile.
La sua, è una poesia ingenua e dolce…tanto profonda da saperci riconciliare con la vita stessa.
Ci narra d’amori e disamori…speranze e disperazione e non mente mai, Pietro, poichè soltanto chi sente nelle proprie vene scorrere l’autentico “sangue siciliano”, comprende la sincerità delle sue strofe…Pietro è incredibilmente legato alla terra di Sicilia, alla sua storia antica, a quei proverbi, “saggezza di popolo”, tanto puri e secolari.
È rimasto fedele a Menfi, il famoso paese che lo vide nascere e cercare…fino in Venezuela, dove oggi risiede, una maniera di vivere “più vivibile”. Di Menfi ha raccontato gli usi, i costumi e alcune significative storie dei suoi caratteristici antichi abitanti, lo scorrere degli anni vissuti durante una infanzia lieta e scapigliata, nel suo tenero commovente romanzo dal titolo:”C’èra una volta nel mio paese…”, delizioso percorso di giochi, monellerie e sogni, tra le piccole stradine di un luogo sempre vivo, tanto caro al ricordo.
Pietro Ardizzone è l’immutato ragazzo romantico e nostalgico di un tempo. Quel tempo che ci fa assaporare e comprendere attraverso strofe appassionate, legandoci a un mondo che appartiene ormai al ricordo ma che è impossibile lasciare all’oblio.
Lui “cerca” e seguita a farlo…con orgoglio, passione, fermezza.
Instancabile “Poeta di vita”, i suoi versi, densi di verità, rappresentano un mondo tanto caro al nostro cuore: quel mondo profondamente “nostro”, dal sapore e profumo inequivocabile d’arance, zagara, mandorli e limoni…sullo sfondo di fuoco di quell’inequivocabile vulcano che ci racconta le infinite meraviglie di una storia viva e ardente come la sua lava:l’Etna.
Le poesie di Pietro Ardizzone rappresentano uno spaccato d’umanità appartenuto ad un tempo ormai lontano che, se vogliamo, possiamo rivivere attraverso i personaggi autentici da lui narrati…le facezie..la maniera un poco “strana” di affrontare le nozze senza poter spendere neppure pochi soldi e, poi…l’orgoglio e l’incanto delle feste di Paese…i sogni di un bambino…i ricordi di tanti amici…il mistero di una terra che racchiude la saggezza dell’antica Grecia…la bellezza della Cultura mediterranea, la dolcezza bizantina e la fiera storia di un popolo, troppe volte preda di avidi invasori stranieri, ma mai piegato al loro volere.
Anna Maria Tiziano