EURO 2020. Roma e Milano vogliono ospitare la competizione

ROMA – Ancora Roma e Milano. Protagoniste di un’eterna rivalità, le due metropoli si trovano a riviverla anche nei grandi eventi sportivi e, in attesa di una possibile candidatura dell’Italia per le Olimpiadi 2024, si ripropone ora per accogliere una delle 13 sedi della fase finale dell’Europeo di calcio 2020.

Ieri 32 federazioni hanno presentato le proposte per ospitare parte di un torneo che il presidente Michel Platini ha voluto ‘’diffuso’’ per festeggiare i 60 anni dell’Uefa e quella italiana ha messo sul piatto Roma e Milano, con lo stadio Olimpico e lo stadio Giuseppe Meazza. Con Spagna (quattro stadi), Polonia, Portogallo e Ucraina (due a testa), l’Italia è nel gruppo delle proposte multiple. Le altre nazioni hanno indicato solo una sede: l’Inghilterra Londra, la Francia Lione, la Germania Monaco.

L’Uefa deciderà tra un anno – anche se i dossier andranno presentati entro il 25 aprile 2014 – ma in ogni caso verrà scelta al massimo una sede per Paese per ospitare le partite, che si divideranno in 13 differenti pacchetti, dodici dei quali includono tre gare della fase a gironi e una ad eliminazione diretta (ottavi o quarti di finale) e l’ultimo riguardante le semifinali e la finale.

Si profila quindi un’altra contesa tra capitale e capoluogo lombardo, dato che l’Italia si aspetta comunque di non essere esclusa in toto dai Paesi ospitanti. Le specifiche richieste dall’Uefa sono diventate molto severe dopo il rompicapo di Euro 2012 in Ucraina e Polonia e molte candidature cadranno dopo le ispezioni previste tra maggio e settembre 2014.

“Siamo estremamente orgogliosi del grande interesse mostrato per le candidature, con oltre la metà delle federazioni affiliate che vorrebbero ospitare partite di Euro 2020 – ha detto Platini a Dubrovnik (Croazia), dove si e’ riunito il Comitato esecutivo Uefa -. Le finali saranno una grande festa del calcio per tutto il continente e questa edizione sarà davvero speciale, arrivando alla porta di casa dei tifosi”.

A Dubrovnik si è anche guardato più in là del 2020, piú precisamente ai Mondiali del 2022 in Qatar, e tutte le 54 federazioni all’unanimità hanno raggiunto un accordo di principio per chiedere che il torneo si giochi d’inverno. Dell’argomento si occuperà l’Esecutivo Fifa del 3-4 ottobre a Zurigo.

“Non si sa quello che accadrà – ha detto Platini dopo il comitato esecutivo di Dubrovnik – E’ difficile parlarne. Direi che che la palla è sui piedi del presidente della Fifa”.

La questione è scottante e non solo per le temperature che rendono poco consigliabile giocare il mondiale in estate nella penisola araba. Nonostante quello che dicono le federazioni, molte leghe, Premier in primis, non amerebbero veder stravolgere i calendari dei loro campionati per disputare il mondiale e quindi la discussione sarà lunga e laboriosa.

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