SC-PD, un disegno di legge per il voto dei connazionali domiciliati temporaneamente all’estero

ROMA – Aldo Di Biagio, senatore di Scelta Civica eletto nella ripartizione Europa, segnala di aver depositato un disegno di legge formulato insieme a Gianpiero Dalla Zuanna (Sc) e Claudio Micheloni (Pd – ripartizione Europa) – quest’ultimo anche presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato – in materia di voto dei connazionali domiciliati temporaneamente all’estero, come gli studenti Erasmus e i lavoratori in trasferta. L’esponente di Scelta Civica evidenzia come il provvedimento sia nato per “colmare, in maniera celere, un vuoto normativo che è apparso particolarmente chiaro alla vigilia delle ultime consultazioni elettorali”, richiamando la questione sollevata in particolare dagli studenti Erasmus, cui il governo non consentì la possibilità di esercizio di voto all’estero per difficoltà dovute a “tempo, praticabilità e costituzionalità” rappresentate in quella occasione dai ministri dell’Interno e degli Affari Esteri. “L’esercizio del diritto di voto – spiega Di Biagio – rappresenta l’espressione più alta della partecipazione democratica di un cittadino alla vita del Paese, e la tutela ed il perfezionamento di questo rappresentano un dovere inderogabile del legislatore, soprattutto alla luce della forte mobilità internazionale di giovani e lavoratori che, se non residenti all’estero, sono di fatto esclusi da ogni dinamica di esercizio di voto”.

Il disegno di legge propone di estendere l’esercizio del diritto di voto secondo le modalità sancite dalla legge 459 del 2001 anche a coloro che si trovino per un periodo di tempo determinato all’estero per motivi di lavoro o di studio ma non risultino residenti all’estero e iscritti dunque all’apposita Anagrafe (Aire). Per i cittadini temporaneamente domiciliati all’estero – in località distanti almeno 300 km dal comune di residenza e per un tempo che si protrae rispetto alla data prevista delle elezioni – viene prevista la possibilità di esercitare il voto per corrispondenza inviandone comunicazione al comune italiano di residenza, comunicazione fornita poi al Mae per la stesura e l’aggiornamento di elenchi speciali di “cittadini italiani temporaneamente domiciliati all’estero” e l’invio dei plichi elettorali.

Di Biagio sottolinea come il dispositivo “possa ben inserirsi nell’attuale approfondimento in materia elettorale condotto dal Parlamento e che coinvolge attivamente il Comitato per le questioni degli italiani all’estero come realtà consultiva, per arrivare ad una nuova disciplina che non lasci nessun cittadino escluso”. “La realizzazione completa di questo percorso di riforma – conclude – consentirà finalmente agli studenti Erasmus di partecipare già alla prossima consultazione elettorale”.

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