La fiducia al governo: Pdl tra assenti e dissenzienti

ROMA –  Dei 307 senatori presenti nell’Aula di Palazzo Madama, hanno votato solo in 305. E hanno detto “si” al governo Letta 82 parlamentari in più rispetto alla maggioranza richiesta che era di 153. In tutto infatti l’esecutivo ha incassato 235 via libera. I “no” invece sono stati 70. Tra le assenze più illustri quelle dell’ex ministro dell’ Economia Giulio Tremonti, che aveva annunciato prima ai cronisti la sua intenzione di non votare, e il presidente della Commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma che in Aula si era espresso in dissenso dal gruppo del Pdl che all’ultimo momento ha deciso di votare la fiducia al governo.

– Non vedo questo clima di pacificazione in giro – ha dichiarato – e dopo l’intervento del capogruppo del Pd Zanda ribadisco la mia indisponibilità a votare a favore del governo e della maggioranza delle larghe intese.

Pertanto Palma è uscito dall’Aula. Ma hanno disertato l’emiciclo del Senato anche Sandro Bondi, Manuela Repetti, Augusto Minzolini, Alessandra Mussolini e Remigio Ceroni per il Pdl, e Vito Crimi, Bruno Marton e Luis Orellana per il M5S. In tutto insomma dovrebbero non aver risposto alle “chiame” in 13. Dei 6 senatori a vita hanno risposto all’appello solo in tre. Assenti Carlo Azeglio Ciampi, Claudio Abbado e Renzo Piano Hanno detto “sì”, invece i parlamentari del Pd praticamente al gran completo, quasi tutto il Pdl e Gal (sebbene il capogruppo Ferrara avesse dichiarato l’intenzione di votare la sfiducia poco prima che intervenisse Berlusconi) e Sc. Hanno detto “no” invece i senatori di M5S, Lega e Sel.

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