Naufragio: polemiche soccorsi, riprese invece di salvare

LAMPEDUSA (AGRIGENTO).- Il molo Favaloro, dove vengono poggiati i cadaveri di chi muore rincorrendo una vita migliore sui barconi verso Lampedusa, è proprio di fronte. E sulla banchina che da esso prosegue, quasi per voler dare una valenza maggiore alle sue accuse Vito Fiorino, diportista che con 7 amici ha salvato 47 migranti dal naufragio dell’altroieri attacca: “Noi eravamo in otto sulla mia barca e ci siamo sbracciati per cercare di salvare quante più persone potevamo. Ho visto su tutti i siti di Internet il video di uomini della Capitaneria di porto che riprendeva un salvataggio. Mi chiedo perché facevano riprese invece di salvare la gente?”. “Se la prendevano alla leggera – aggiunge – non è così che si agisce mentre la gente bolle in mare. Hanno rifiutato di prendere a bordo qualche persona che avevamo già salvato perché il protocollo, hanno detto, lo vietava”. Divampano le polemiche sull’isola proprio mentre dalla procura agrigentina trapela che i 155 superstiti una volta identificati, saranno indagati per immigrazione clandestina. E’ un atto dovuto, spiegano i magistrati, legato alle norme della Bossi-Fini: il reato prevede come pena massima una multa di 5.000 euro. Il presidente del Senato, Piero Grasso parla di “inumana conseguenza che porta ad indagare per immigrazione clandestina i sopravvissuti ed è questo che dobbiamo cercare di cambiare. “Servono modifiche a reato di clandestinità e diritto d’asilo – dice – un quadro normativo più agile”. Il comando delle capitanerie di porto per sgombrare il campo dalle polemiche afferma che il primo allarme sul maufragio è arrivato alle 7 di mattina tramite chiamata vhf. Un quarto d’ora dopo la chiamata le motovedette della Guardia Costiera erano già in mare e alle 7,20 sono arrivate nel punto dove si è verificata la tragedia. E la procura agrigentina aggiunge di non aver aperto alcuna inchiesta sui soccorsi. Le ricerche dei dispersi sono ancora ferme per il maltempo. Solo le ispezioni dei sub potranno provare se veramente, come hanno detto alcuni superstiti i morti sono 363 e quindi i corpi non recuperati sono 252. A rendere noto il drammatico racconto e’ stato l’on. Mario Marazziti che a Lampedusa con la presidente della Camera, Laura Boldrini e i deputati dell’intergruppo parlamentare di lavoro sull’immigrazione, ha visitato il centro di accoglienza incontrando alcuni africani che erano sul natante: “A bordo c’erano 518 migranti – ha detto – Ce lo hanno riferito con precisione alcuni sopravvissuti. Loro dicono di aver fatto un calcolo preciso contando i viaggi dei pulmini che li portavano sul natante a Misurata, in Libia da dove sono partiti”. “I migranti ci hanno raccontato – ha aggiunto – che il loro barcone alle 3.30 dell’altro ieri era davanti alla costa lampedusana. Una barca si sarebbe avvicinata per prendere coscienza di chi vi fosse a bordo e poi si sarebbe allontanata. I migranti avrebbero visto un’altra barca un po’ più lontano ma non sanno dire se fossero stati visti. Coi motori fermi, il barcone strapieno di persone sarebbe rimasto fermo per circa un’ora davanti alla costa facendo anche segnali acustici con la sirena. A bordo nessuno aveva telefonini perché erano stati sequestrati. Qualcuno ha allora deciso di dar fuoco a una coperta per segnalare la propria posizione. A quel punto i migranti, per paura delle fiamme si sarebbero spostati su un lato dell’imbarcazione che si è rovesciata scaraventando tutte le persone a mare. Questo sarebbe avvenuto poco prima dell’alba, verso le 6.20”. I superstiti del naufragio nel pomeriggio sono andati a rendere omaggio alle vittime nell’hangar blu. Hanno gridato il proprio dolore di fronte a quelle 111 bare: quattro sono bianche e più piccole perchè contengono i bimbi. Sui loro feretri c’è un orsacchiotto di pelouche con una canottierina a righe azzurre e un cuoricino rosso. La presidente Boldrini, da ieri sera a Lampedusa, ha detto che “soccorrere in mare è dovere, non soccorrere è reato” ma che “con le misure repressive non risolveremo mai il problema: è impensabile che chi fugge da guerre e morte si fermi davanti a delle ipotesi di reato”. Al termine della visita ha chiesto che “questa tragedia non venga sdoganata con qualche ora di commozione ma la politica dia seguito con interventi legislativi”. Le polemiche hanno comunque varcato i confini isolani col Pd che dopo l’annuncio dell’indagine sui superstiti chiede la modifica della Bossi-Fini. Il leader della Lega Roberto Maroni invece si augura che la legge non venga cambiata. “Sono tutte discussioni ipocrite che sia colpa della Bossi-Fini quello che è accaduto”. L’eco mondiale della strage dei migranti ha posto nel dibattito Ue il problema – l’Italia chiede da tempo che l’Europa intera si faccia carico del fenomeno migratorio – e il premier francese Jean Marc Ayrault ha chiesto “una riunione urgente dei paesi europei sull’immigrazione”. “E’ importante che i responsabili politici europei ne parlino, e presto, insieme – ha detto – Tocca a loro riunirsi per trovare la risposta giusta”.

(degli inviati Ruggero Farkas e Matteo Guidelli/ANSA)

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