BRASILE. Black bloc senza freni, scontri a Rio e San Paolo

RIO DE JANEIRO. – Seguendo un copione ormai ripetuto, ogni volta che un corteo popolare viene convocato, si sono registrati violenti scontri tra forze dell’ordine e gruppi radicali di manifestanti in varie città del Brasile, Paese che l’anno prossimo ospiterà i Mondiali di calcio e nel 2016 le Olimpiadi.

Gli episodi più gravi sono avvenuti a Rio de Janeiro, dove la polizia è sospettata di aver usato anche armi da fuoco contro i dimostranti: un 18enne è stato colpito da un proiettile a un braccio e si trova ricoverato in una clinica della Zona Sul, come hanno confermato fonti mediche. E’ il primo caso accertato di ferito da arma da fuoco dall’inizio dei giganteschi cortei di piazza, lo scorso 6 giugno, nella metropoli carioca.

Immagini della ‘Rede Globo’ hanno mostrato due uomini – apparentemente agenti in borghese – nascosti dietro un edificio che sparavano verso l’alto e in direzione della folla. Il centro cittadino è tornato ad essere scenario di un’intensa guerriglia urbana, con tafferugli, saccheggi, feriti e arresti (oltre 200, per atti di violenza). Il nuovo caos è esploso quando decine di Black Bloc (gli anarchici incappucciati noti per gli atti di vandalismo) si sono scontrati con la polizia al termine di una protesta pacifica organizzata dagli insegnanti delle scuole municipali, in sciopero da oltre due mesi. Alla manifestazione erano presenti almeno settemila persone secondo le autorità, 10 mila invece per gli organizzatori. Oltre a provocare danni al patrimonio pubblico, devastando negozi, fermate dell’autobus e filiali bancarie, i teppisti hanno lanciato razzi pirotecnici contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cariche. Una volante è stata incendiata e un autobus della polizia saccheggiato e distrutto.

Tensione anche a San Paolo, dove si sono svolte due manifestazioni parallele: la prima del Movimento dei lavoratori senzatetto (che hanno anche cercato di irrompere nella sede della Camera municipale) e la seconda degli studenti dell’Università di San Paolo (Usp). Anche in questo caso, nei cortei si sono infiltrati gruppi di Black Bloc che hanno provocato gli agenti con il lancio di bombe molotov. Nel corso degli scontri, 56 persone sono state condotte ai commissariati.

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