Immigrazione: entra nel vivo l’operazione Mare Nostrum

ROMA. – Sta entrando nel vivo la missione Mare Nostrum, di sorveglianza dei flussi migratori nel Canale di Sicilia: a bordo di nave San Marco, dove è installato il quartier generale, tutto è pronto. La nave anfibia, salpata due giorni fa da Ancona, è entrata nel settore operativo (attualmente è in navigazione tra Malta e la Libia) e in queste ore sta approntando il dispositivo, composto da altre sei navi della Marina. Vastissimo il tratto di mare che dovranno pattugliare, lungo circa 360 miglia: per questo, nonostante i sofisticai sistemi di bordo, si tratta di un’azione impegnativa, come ha affermato l’ammiraglio Guido Rando, parlando con alcuni giornalisti imbarcati. A bordo della nave si attendono ancora dei team specialistici di supporto, compresi alcuni agenti di Polizia che collaboreranno per le procedure di identificazione. “Il compito della missione – ha spiegato nei giorni scorsi il ministro della Difesa, Mario Mauro – è umanitario, salvare vite umane, ma anche di sicurezza: si tratterà di individuare le navi madri degli scafisti per mettere fine al traffico di esseri umani. Poi saranno usati anche i droni”. Ed infatti, oltre ad un velivolo Atlantic, con equipaggio misto Marina-Aeronautica, la misisone Mare Nostrum potrà contare anche su aerei senza pilota Predator, che decolleranno dalla Puglia. La nave San Marco, ha sottolineato sempre il ministro, “ha strutture di pronto intervento che consentiranno di prestare soccorso a chi è in difficoltà e farà anche il comando tattico in mare dell’intero dispositivo navale”.

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