Grande Milan! Pari prezioso con il Barça

MILANO – Dopo tante fatiche in campionato, il Milan brilla in Champions League e conquista con il Barcellona un punto prezioso con cui consolida il secondo posto nel girone, a due punti dal Celtic che ha battuto l’Ajax. Un gol di Robinho dopo 9’ ha aiutato i rossoneri a rendere produttiva una serata di prevedibile sofferenza. Ha sorpreso invece Kakà che, titolare, ha mostrato per mezz’ora lampi dei tempi migliori e gran sacrificio, prima di spegnersi. La solita magia di Messi (23’) ha mantenuto al 1º posto del gruppo il Barcellona che nel secondo tempo ha provato invano a vincere, tradito dalla serata no di Neymar e Sanchez, e forse distratto dal Real Madrid che incombe sabato.

Basta e avanza alla fine ad Allegri, che domenica giocherà a Parma una partita forse più delicata, contando su Balotelli, che negli ultimi 25’ ha mostrato di aver smaltito i guai muscolari. Può essere soddisfatto anche il pubblico rossonero, anche chi in curva ha intonato un paio dei soliti cori anti-napoletani e fischiato qualche passaggio dello spot antirazzismo della Uefa.

Dopo la lezione nel pomeriggio dei giovani blaugrana alla Primavera di Inzaghi (6-2 nella terza giornata della Youth League), Montolivo e compagni reggono l’urto eccome.

Per la settima sfida in tre anni con i catalani, il Milan sceglie un attacco inedito. Allegri preferisce mandare in panchina Matri, reduce da 9 presenze senza reti, non rischia subito Balotelli, recuperato solo alla vigilia, e lancia Robinho più avanzato nel tridente completato da Birsa e Kakà. Né lo sloveno né il brasiliano hanno 90’ nelle gambe, è un rischio ma la priorità è coprire, non regalare spazi al Barcellona di Martino, che per lasciare a riposo Fabregas in vista del Clasico manda in campo Iniesta, Busquets e Xavi alle spalle di Sanchez, Messi e Neymar. Il tridente blaugrana è più quotato, ma Kakà all’inizio è la variante decisiva. Dopo aver predicato spirito di gruppo dà l’esempio in campo.

La prima progressione del brasiliano infiamma il pubblico, che finalmente può godersi lampi del migliore Kakà, soprattutto nella prima mezz’ora. E quando Mascherano e Piqué combinano un pasticcio sulla trequarti l’ex Real Madrid è pronto a triangolare con Robinho e servirgli un comodo assist. Senza Puyol (non ancora in condizione e lasciato in tribuna), la difesa del Barcellona è tutt’altro che impeccabile. Ma in fase offensiva i blaugrana quando vogliono, fanno scomparire il pallone, e rispetto al passato alternano il tiki taka a frequenti e velenose verticalizzazioni. Come quella di Iniesta che al 23’, recuperato un pallone perso da Zapata e Montolivo, serve nel cuore dell’area Messi, fenomenale a mantenere l’equilibrio, stoppare di destro e infilare col mancino.

Il Milan ha un’altra occasione con Mexes, di testa. Ma prima dell’intervallo soffre: viene graziato da Sanchez, poi salvato da Zapata, bravo a stoppare Messi. Nella ripresa il Barca è più aggressivo e il pallone ciccato malamente da Robinho al 6’ è praticamente l’unica occasione rossonera. Amelia si fa trovare pronto in un paio di occasioni e Adriano spreca il match point da due passi. Kakà comincia ad arrancare, commette qualche errore di troppo e forse Allegri lo toglie con un po’ di ritardo, al 26’ per Emanuelson. Prima, al posto di Robinho, entra Balotelli e la sua sola presenza alza il baricentro dei rossoneri, che resistono fino all’ultimo.

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