San Gennaro per la prima volta lascia Napoli

NAPOLI. – Palazzo Sciarra di Roma, fino al 16 febbraio, ospita per la prima volta fuori di Napoli, il preziosissimo tesoro del museo dedicato al patrono della città partenopea. La mostra “Il tesoro di Napoli. I Capolavori del Museo di San Gennaro” consentirà ai visitatori di ammirare una selezione delle più importanti opere frutto delle donazioni che il Santo ha ricevuto nel corso di sette secoli da parte di Papi, Imperatori, Re d’Europa e dal devotissimo popolo napoletano. In esposizione ci saranno circa 90 pezzi dell’ampia collezione. Secondo il direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro, Paolo Jorio, curatore della mostra insieme a Ciro Paolillo, esperto gemmologo e docente all’Università La Sapienza di Roma – questo costituisce un patrimonio “superiore a quello dei gioielli della Corona d’Inghilterra e dello Zar”. La mostra è promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei in collaborazione con il Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli. Con 25 milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattolico più famoso e conosciuto nel mondo. La sua è una lunghissima storia legata strettamente a Napoli, tra devozione e pregiudizio, fede e incredulità, fino a una fortissima identificazione tra il Santo protettore e la coscienza di un popolo periodicamente minacciato da catastrofi naturali ed eventi storici. Il Tesoro di San Gennaro, formatosi attraverso settecento anni di donazioni di papi, imperatori, re, ma anche di ex voto popolari, si è mantenuto intatto dalla sua nascita ad oggi, senza mai subire spoliazioni e senza che i suoi preziosi fossero venduti per finanziare guerre, in un processo di acquisizione e ampliamento continuo. Il percorso espositivo ruota attorno ai due più straordinari capolavori del Tesoro: la Collana di San Gennaro, in oro, argento e pietre preziose, realizzata da Michele Dato nel 1679 e la Mitra, in argento dorato, 3326 diamanti, 164 rubini, 198 smeraldi e 2 granati, creata da Matteo Treglia nel 1713, di cui quest’anno si celebrano i 300 anni della realizzazione.(© 9Colonne)

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