Cuba: Opposizione, record di arresti a ottobre, 909 in cella

L’AVANA. – Duarante lo scorso mese di ottobre le autorità cubane hanno arrestato 909 persone “per motivi politici”, il che costituisce “una delle cifre più alte” del 2013, ha informato la Comissione Cubana per i Diritti Umani e la Riconciliazione (Ccdhr), non riconosciuta dal governo, che la considera un organismo illegale. Nell’abituale rapporto mensile che pubblica su Internet la Ccdhr, presieduta da Elizardo Sanchez, è definita “inquietante” la quantità dei cosidetti “arresti temporanei” di oppositori e si denuncia la “crescente violenza” con la quale sono trattati i dissidenti. Nella “crudele repressione” del dissenso, si legge nel rapporto, partecipano non solo gli organismi di sicurezza ma anche le cosiddette “brigate di risposta rapida”, che sono gruppi di civili che in modo spontaneo si oppongono con slogan e insulti agli oppositori che manifestano pubblicamente le loro opinioni. Per il governo cubano non esiste nessuna opposizione interna al regime castrista, e ogni attività di dissenso è attribuita a “mercenari al soldo degli Stati Uniti”.

 

 

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