Sparatoria all’aeroporto. Panico a Los Angeles

NEW YORK. – Momenti di panico vero e da Far West all’aeroporto internazionale di Los Angeles. Un uomo è entrato alle 9.30 nel Terminal 3, ha aperto una borsa che aveva a tracolla, ne ha estratto un potente fucile d’assalto e ha iniziato a sparare. Le prime informazioni sono frammentarie, ma secondo varie fonti in terra sono rimate numerose persone: un agente della sicurezza, ucciso, e almeno sette feriti, tra cui un altro agente. Anche l’uomo che ha aperto il fuoco sarebbe rimasto ucciso, ma le fonti ufficiali non confermano. La polizia, i responsabili dello scalo e le autorità di Los Angeles si sono finora limitati a riferire che si è trattato di un incidente isolato, che ci sono stati sette feriti e che, sparando, “il sospetto” ha superato la zona del controllo passeggeri ed è arrivato in profondità nell’area di imbarco, dove è stato affrontato dagli agenti della sicurezza dello scalo, e quindi neutralizzato. Ovvero, secondo quanto riferisce la Cnn, è stato colpito più volte al torace. Diverse fonti di stampa sul posto, citando fonti di polizia, affermano invece che nella sparatoria sarebbe rimasto ucciso un agente della Tsa (Transportation Security Administration) e che anche il killer era un agente della stessa Tsa, fuori servizio, che a sua volta sarebbe rimasto ucciso. Numerosi testimoni hanno raccontato di aver vissuto attimi di terrore puro. Qualcuno ha detto di aver sentito degli spari e che immediatamente tutti i passeggeri in attesa di partire hanno iniziato ad urlare e a cercare un riparo, sotto le sedie, sotto i banchi di accettazione, nei bagni o ovunque fosse possibile. Altri hanno raccontato che all’improvviso degli agenti della sicurezza hanno fatto irruzione urlando nella zona di imbarchi che c’era un uomo armato, esortando tutti a mettersi al sicuro. Ne è nata una vera ressa, le persone hanno iniziato a spintonarsi, a passarsi l’una sull’altra e alla fine molti passeggeri sono persino entrati dal gate sulla pista. Qualcuno ha anche detto di aver visto il killer, descritto come un giovane bianco, che indossava una tuta mimetica di tipo militare, cercare esplicitamente agenti della Tsa. L’intero aeroporto, uno dei più trafficati del mondo, è andato immediatamente in emergenza. Il traffico di voli in arrivo e in partenza è stato sospeso e le strade di accesso allo scalo sono state bloccate. Solo dopo alcune ore la morsa è stata allentata e i voli, seppur con notevole ritardo, sono ripresi, tranne ovviamente che dal Terminal 3. Ci vorrà diverso tempo prima che venga riaperto al pubblico. Al termine della sparatoria, quando oramai il killer era stato “neutralizzato”, i passeggeri che sono usciti dai loro rifugi sono stati fatti passare con molta cautela verso l’uscita, con l’esortazione da parte della polizia a guardare bene dove camminavano, a “non calpestare vetri o sangue”, perchè, è stato spiegato, “si tratta di prove nella scena del crimine”. La Farnesina in serata ha escluso che ci siano italiani tra i feriti.

(Stefano de Paolis/ANSA)

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