Il Castello sull’Hudson. Nissoli, il sogno americano è ancora possibile

ROMA. – L’on. Fucsia Nissoli è intervenuta al Centro Studi Americano di Roma alla presentazione del libro “Il castello sull’Hudson” di Renato Cantore che racconta la storia di successo di un italoamericano che ha contributo a costruire New York agli inizi del secolo scorso. La deputata eletta all’estero per Scelta Civica, nel suo intervento, alla presenza del Prof. Giampaolo D’Andrea, del Prof. Umberto Gentiloni, del corrispondente Rai da New York, Gerardo Greco, e del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, oltre che dell’autore, moderati dall’Amb. Guido Lenzi, ha evidenziato il fatto che “il libro racconta una storia di cui possiamo essere orgogliosi, non solo noi italiani d’America ma ogni italiano che condivide lo spirito di dedizione e l’umanesimo che ci contraddistingue ovunque”.
“Io sono stata eletta in Nord e Centro America – ha ricordato l’on Nissoli – ed ho incontrato, anche la scorsa settimana, diverse comunità italiane che mi hanno testimoniato quei valori antichi ma sempre vivi che emergono rigo dopo rigo leggendo “Il castello sull’Hudson” di Renato Cantore”. Per Fucsia Nissoli “la storia della famiglia Partenò diventa, in queste pagine, celebrazione del lavoro migrante ed un gesto di gratitudine a quanti hanno fatto onore al nostro Paese nella quotidianità e in condizioni di vita disagiate per preparare un futuro migliore per i propri figli. Ed è così che il figlio istruito, Charles Paterno, medico, incarnando quei valori ed attualizzandoli anche in contesti difficili e di cambiamenti ha saputo individuare la strada del successo credendo nel bisogno profondo dell’essere umano e realizzando caparbiamente un nuovo stile dell’abitare che fosse accogliente e avesse a cuore le necessità del lavoro femminile”.
“Paterno (senza l’accento sulla “o”, come lo chiamavano in America) ha dimostrato una capacità di lettura della realtà proponendo una idea innovativa di città nei contesti socioculturali in evoluzione”, ha sottolineato la Nissoli ricordando che “i grattacieli che ancora vediamo svettare a New York ,forse, nel cuore del Paterno, riproponevano l’immagine dei massicci montuosi della terra d’origine, di Castelmezzano, quasi a ricostruire un ambiente familiare come tendono a fare molti emigrati, ma in realtà essi hanno caratterizzato il volto della Grande Mela, e con esso il sogno americano”. “Con questo libro – ha concluso l’on. Nissoli – l’autore ci rende familiare la vicenda umana di un italiano che ha contribuito a plasmare l’America, di un italiano che incarna il sogno americano e che ci dimostra che farcela è possibile, una bella lezione anche per noi in questo periodo in cui tutti facciamo fatica a guardare oltre la crisi”.

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