Prodi annuncia, non voterò alle primarie del Pd

BOLOGNA. – Alle primarie del Pd dell’8 dicembre mancherà un voto, uno importante, quello di Romano Prodi. Brucia troppo, ancora, la vicenda dei 101, quella che gli costò l’elezione alla presidenza della Repubblica. Il Professore ha deciso che è ancora troppo presto per considerare il Pd di nuovo come il proprio partito. E così non solo non rinnoverà, come più volte annunciato, la propria tessera nel circolo dove era iscritto a Bologna, ma non voterà nemmeno alle primarie. Non lo farà in nome della decisione, che considera irrevocabile, di essersi ritirato dalla vita politica. Anche per marcare plasticamente questa sua distanza dalle vicende romane, ha scelto una televisione locale della sua terra per annunciare al Pd che non potrà contare sul suo voto. ”Non ho ritirato la tessera e non voterò alle primarie – ha detto Prodi in un’intervista a TeleReggio – non per polemica, ma ho deciso di ritirarmi dalla vita politica. Non sono un uomo qualunque, se voto alle primarie devo dire per chi, come e in che modo. Mi auguro che in tanti vadano a votare, però io credo che sia un bene ormai, avendo fatto un passo indietro, che mi mantenga nella mia coerente posizione”. Da qui all’8 dicembre le diplomazie dei vari candidati alla segreteria saranno incessantemente al lavoro per cercare di convincere il padre nobile del Pd a cambiare idea e, nel caso, ad incassare un endorsement pesante, visto l’appeal che ha ancora Prodi in una larga fetta di elettorato del Pd. Più difficile sarà il compito dei sostenitori di Cuperlo, fra i quali, secondo Prodi, ci sarebbero alcuni dei suoi principali avversari nella corsa al Quirinale. A Renzi (sostenuto dal fedelissimo di Prodi Sandro Gozi) e a Civati (a cui è molto vicina la portavoce Sandra Zampa) la benedizione di Prodi non dispiacerebbe per niente. Non solo per l’autorevolezza del sostegno, ma anche per marcare una distanza con la vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica che fra iscritti ed elettori del Pd rimane ancora una ferita aperta. Chi conosce bene il Professore, tuttavia, assicura che è talmente determinato in questa scelta che niente e nessuno gli farà cambiare idea nel giro di un mese. Le primarie, tuttavia, sono uno strumento che Prodi ha sempre sostenuto e vi ha sempre partecipato come elettore, a volte (come nel caso della sfida Bersani-Renzi) senza annunciare a chi sarebbe andato il suo voto. (Leonardo Nesti/ANSA)