Filippine: E’ emergenza umanitaria, il mondo si mobilita

ROMA. – Un’ecatombe. Con oltre 10mila morti stimati dalle Nazioni Unite, nelle Filippine è emergenza umanitaria dopo il passaggio del supertifone Haiyan. La conta ufficiale dei morti ha raggiunto quota 1.774, ma potrebbe salire a 2.500, ha detto il presidente Benigno in un’intervista alla Cnn, frenando sulle stime del Palazzo di Vetro, che a suo dire, potrebbero essere state influenzate dall’emotività causata dal dramma. E il mondo si mobilita. Da Ginevra l’Ufficio Onu per le catastrofi (Ocha) ha lanciato un appello per raccogliere 301 milioni di dollari che serviranno a finanziare un piano di azione nei prossimi sei mesi. E mentre proseguono le operazioni di soccorso si teme per la sorte di otto italiani che mancano ancora all’appello su un totale di dodici. Quattro dei nostri connazionali “sono stati contattati, ha riferito il viceministro degli Esteri Marta Dassù a SkyTg24: “Stanno bene e questo è un dato positivo”. Secondo l’ambasciatore italiano a Manila, Massimo Roscigno, sentito da Rainwes24, “non è ancora il momento di allarmarsi, anche se non siamo ancora riusciti a rintracciarli”. Nessun problema invece per gli italiani in Vietnam, ha annunciato l’ambasciatore Lorenzo Angeloni. E secondo una prima stima fatta dalla protezione civile vietnamita il passaggio di Haiyan ha lasciato almeno 14 morti, quattro dispersi e un’ottantina di feriti. Almeno cinque le vittime nel sud della Cina. “Il livello di distruzione al quale stiamo assistendo nelle Filippine è sconcertante” ha affermato l’Alto Commissario Onu per i Rifugiati, Antonio Guterres. L’Unhcr ha anche annunciato che è in corso l’organizzazione di un ponte aereo d’emergenza. Drammatica la testimonianza di una volontaria della ong italiana Avsi, che si trovava nelle Filippine quando Haiyan ha devastato il Paese. Molte persone sono rimaste “isolate per giorni, in cerca di pane e acqua”. “Servono medicine”, mentre “nelle strade l’odore è insopportabile e il blackout delle comunicazioni complica la ricerca degli scomparsi”. La Marina americana ha messo in allerta tre navi da trasporto anfibio, dotate di chiatte di sbarco, e pronte ad essere dispiegate per portare soccorso. Il commissario Ue allo sviluppo Andris Pielbags ha annunciato che Bruxelles ha stanziato altri 10 milioni di euro per le aree colpite. I fondi – che potranno essere utilizzati per la potabilizzazione dell’acqua, o per il ripristino di abitazioni e infrastrutture – si aggiungono ad una prima tranche di aiuti umanitari di 3 milioni di euro. In campo è scesa anche la Fao che ha richiesto aiuti per 24 milioni di dollari con un ‘Flash Appeal’ per “interventi immediati” a sostegno dell’agricoltura e della pesca. L’Organizzazione mondiale della sanità sta inviando in queste ore nelle Filippine quattro kit di emergenza con il materiale per curare 120mila persone ed effettuare 400 interventi chirurgici. Google ha attivato un motore di ricerca per i dispersi. Collegandosi a ww.google.org/crisisresponse/2013-yolanda.html è possibile digitare il nome della persona da cercare oppure inserire informazioni su qualcuno. Google ha messo a disposizione anche le fonti locali di informazione, link fra gli altri a Croce Rossa filippina e Unicef per effettuare donazioni e infine una mappa in cui mostra l’ubicazione aggiornata di rifugi, centri per gli sfollati, comunicazioni. Lo strumento è disponibile anche sui telefoni cellulari.

(Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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