Expo 2015: l’appoggio dell’Onu per sfidare fame e povertà

ROMA. – L’Expo 2015 incassa l’appoggio eccellente delle Nazioni Unite che condividono tema e strategia di un evento che sarà nel segno della lotta alla fame e, nelle parole del ministro degli Esteri Emma Bonino, del “sapere e dei sapori al femminile”. La firma, alla Fao, dell’accordo per la partecipazione delle Nazioni Unite all’Expo di Milano è “davvero un passo importante” ed era “un prerequisito assolutamente indispensabile”, ha sottolineato ancora la titolare della Farnesina nel corso del seminario “Donne e Nutrizione: idee per un futuro sostenibile”. La collaborazione delle tre agenzie delle Nazioni Unite che hanno sede a Roma con l’Expo 2015 è “una priorità” e con Fao, Ifad e Pam “lavoreremo strettamente”, ha sottolineato Giuseppe Sala, Commissario all’Expo 2015 che ha firmato l’accordo per conto dell’Italia. “Questa sinergia”, ha continuato Sala, “racconta una volta di più l’interesse globale per il tema dell’Esposizione Universale. ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ raccoglie una sfida che ci vede uniti: assicurare a tutti cibo sano, sicuro e sufficiente, in un’ottica di sviluppo sostenibile”. Per il Direttore Generale della Fao, José Graziano da Silva, “l’Expo è un’occasione eccellente per l’Onu per dimostrare il nostro impegno di fronte alle sfide” della crescita e dello sviluppo. In primo luogo l’obiettivo “fame zero” che è una priorità assoluta. Nella sede romana della Fao è stato presentato anche il progetto ‘We-Women for Expo’ che darà vita a un network di donne di tutto il mondo per il diritto al cibo e a un futuro sostenibile. Un progetto al quale Bonino tiene molto: “Questo Expo avrà un protagonismo al femminile”, ma “non c’è un solo modello” ed è importante “valorizzare le diversità” perché l’appuntamento del 2015 sia “un luogo di sinergie” del lavoro e delle potenzialità di genere. Il percorso a tappe verso l’Expo coinvolgerà anche scrittrici, donne leader, artiste e culminerà nella creazione di una ‘Carta delle donne’: dieci punti essenziali per fare del cibo un diritto universale, una sorta di ‘eredità’ prodotta dalla rete di tutte le donne coinvolte nel progetto a beneficio del futuro del pianeta. Un Manifesto di valori, redatto collettivamente dalla donne ‘We’ e consegnato da Expo Milano 2015 alle Nazioni Unite come contributo all’attuazione degli obiettivi di sviluppo post 2015. L’Expo 2015, ha messo in chiaro la titolare della Farnesina “non sarà ricordato per grattacieli e architetture, ma per le idee”.

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