Ciclone sulla Sardegna, nove morti e 5 dispersi

ROMA.- Un bilancio, purtroppo, che potrebbe aggravarsi perché il buio e le zone difficilmente raggiungibili stanno ostacolando la macchina dei soccorsi. E in serata c’è stato anche un lungo colloquio telefonico fra il premier Enrico Letta e il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, sulla situazione in Sardegna. Il capo del governo ha preso l’impegno di seguire passo passo l’evolvere della situazione, mentre il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, in mattinata effettuerà un sopralluogo nelle zone più colpite. A Uras, decine di famiglie sono state evacuate e trascorreranno la notte nella palestra comunale, così come nella vicina Terralba, dove gli sfollati sono 800. In Gallura, invece, gli altri dispersi. A Olbia un uomo sui 35 anni ed il figlio, un bambino, sarebbero scomparsi in seguito al crollo di un terrapieno, in località Raica, nella strada che porta a Telti. Qualcuno avrebbe assistito all’episodio, segnalandolo subito alla Protezione civile, che si è messa alla ricerca dei due. Sulla Provinciale 38 Olbia-Sassari, in località Monte Pino, invece, è crollato un terrapieno, creando una voragine di 50 metri. Tre auto sono crollate e anche in questo caso ci sarebbero dei dispersi. A Loiri, due donne, con le auto in panne, sono state salvate dai Vigili del fuoco e dalla Protezione civile. Piogge incessanti dalla scorsa notte e raffiche di scirocco sino a 100 km all’ora hanno messo in ginocchio la Sardegna: oltre alla Gallura, Ogliastra, Oristanese e Medio Campidano le zone più colpite. La furia dell’acqua ha causato danni ingenti anche alle aziende agricole, con strade rurali spazzate via dai torrenti in piena e centinaia di animali morti. Disagi anche nei trasporti. All’aeroporto di Cagliari-Elmas intorno alle 15.30, mentre sulla zona si abbatteva un violento acquazzone, quattro voli, due aerei Alitalia provenienti da Roma e Milano, un Ryanair proveniente dal Belgio e un Meridiana da Bologna, a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, non sono riusciti ad atterrare. La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari ieri sera è rimasta in porto e partirà in mattinata, mentre il treno Olbia-Chilivani con a bordo 18 viaggiatori, è rimasto fermo alcune ore a causa dell’esondazione del torrente Enas, che ha allagato la sede ferroviaria.

E’ strage a Monte Pino, in provincia di Olbia-Tempio. Nel crollo di un ponte sono rimaste coinvolte due automobili, una delle quali è stata risucchiata dalla voragine che si è formata. I vigili del fuoco hanno recuperato senza problemi tre poliziotti, mentre il corpo del quarto è stato ritrovato senza vita. Nello stesso incidente hanno perso la vita altre tre persone. Sono marito, moglie e suocera, trovati privi di vita all’interno di un furgone.

A Olbia, secondo la Protezione civile, almeno altre due donne risultano disperse. Voci, non ancora confermate, parlano anche di altre gravi situazioni per auto bloccate sulle strade dalla piena dei torrenti. Le altre vittime. Una donna di 64 anni trovata morta nella sua casa allagata a Uras, in provincia di Oristano, uno dei centri più colpiti, dove in molti trascorreranno la notte in una palestra. Il marito della donna è ricoverato all’ospedale di Oristano in stato di ipotermia. Il corpo della donna è stato recuperato in un’abitazione allagata della via Sassari.  La seconda vittima a Torpè, in provincia di Nuoro, dove hanno ceduto gli argini del rio Posada e l’ondata è arrivata nella parte bassa del paese: un’anziana di 90 anni è stata ritrovata morta nella sua abitazione invasa dall’acqua.  Altre tre persone sono morte in Gallura, due a Olbia- mamma e figlia ritrovate dentro un’auto travolta dalla furia dell’acqua – e un uomo a Telti, in seguito anche in questo caso al crollo di un ponte.

Nel frattempo la città si è mobilitata creando su Facebook un gruppo “Apriamo le nostre case ai nostri concittadini” dove si mettono a disposizione posti letto per le centinaia di sfollati.