NY, imbiancato 5Pointz, addio paradiso graffiti

NEW YORK. – 5Pointz riverniciato di bianco con la protezione della polizia: i proprietari della “mecca dei graffiti” di Queens che si accingono a demolire il complesso per costruirci grattacieli di lusso hanno chiamato gli imbianchini per coprire l’opera degli artisti della bomboletta. Lo rivela il filo Twitter “ufficiale” del collettivo che ancora per poco autogestisce l’esposizione di “street art” dirimpetto al museo PS1. E un’altra, ennesima, pesante sconfitta simbolica per il movimento che, aiutato da ultimo dal “re dei writers” Banksy, aveva cercato in extremis di ottenere la grazia: “5Pointz è andato. Dipinto di bianco durante la notte e noi per poco non venivamo arrestati”, si legge nel comunicato via Twitter in cui sono postate foto dei lavori in corso. Secondo gli addetti ai lavori 5Pointz è la più grande esposizioni al mondo di graffiti art e un punto di congregazione globale per gli artisti di strada: “Ora che è chiaro che scomparirà non so dove andrà questo movimento”, ha detto Eric Felisbet, l’autore di Graffiti New York. Qualche settimana fa 5Pointz aveva avuto un inatteso quanto sperato aiuto da Banksy: il 31 ottobre il miliardario dell’aerosol aveva concluso un mese di “residenza” nella Grande Mela con una installazione di lettere gonfiabili posizionata sulla Long Island Expressway, lungo la strada dell’aeroporto Kennedy e a meno di quattro chilometri dal sito minacciato dalle ruspe. “Grazie per la vostra pazienza. E’ stato divertente. Salvate 5Pointz. Ciao”, era stato il saluto che ha accompagnato l’ultima “opera” del celebre graffitaro che aveva affrescato pareti e serrande della Grande Mela con una sola interruzione: quando il 23 ottobre aveva “cancellato l’arte per attività di polizia”. Qualche giorno prima erano suonate le campane a morto: il Consiglio Comunale di New York aveva dato luce verde al progetto immobiliare che avrebbe raso al suolo l’avamposto autogestito di Queens per costruirci due grattacieli con appartamenti di lusso. Due torri di decine di piani collegate al quinto da un giardino pensile. Piscina, una palestra di mille metri quadri, party room, galleria d’arte e un parcheggio per 200 posti auto. Insomma, arriveranno i ricchi agli antipodi dello spirito ribelle che aveva trasformato un isolato di magazzini abbandonati nel “paradiso” dei graffitari.

(Alessandra Baldini/ANSA)

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