Italia-Russia: vertice Trieste per rilancio cooperazione

MOSCA. – Accordi governativi, alcuni dei quali innovativi a livello europeo come il ‘Corridoio Verde’ doganale, intese economiche alla presenze dei top manager di grandi aziende, lancio ufficiale dell’anno incrociato del turismo, confronto su temi internazionali come Siria e Iran, con sullo sfondo forse anche Alitalia: è un menù ricco quello del prossimo vertice intergovernativo italo-russo, martedì prossimo a Trieste, dove si incontreranno il premier Enrico Letta e il leader del Cremlino Vladimir Putin accompagnati da una decina di ministri. Un summit che il giorno prima sarà preceduto a Roma dalle visite ufficiali del presidente russo al Papa e al capo dello Stato Giorgio Napolitano, con cena al Quirinale e dopocena privato a palazzo Grazioli ospite di Berlusconi, non senza aver salutato nel pomeriggio anche un altro ”vecchio amico”, Romano Prodi. A Roma Putin sbarcherà con il ministro degli esteri Serghiei Lavrov. L’ultimo vertice si tenne a Soci nel 2010. Poi solo rinvii, per varie contingenze politico-elettorali nei due Paesi. Ma il dialogo e la cooperazione sono proseguiti, con un interscambio che a fine anno dovrebbe superare i 26 miliardi di euro (+11%) e un export oltre gli 11 miliardi di euro (+15%): valori superiori a quelli record del 2008, prima della crisi. ”Si tratta quindi di un’occasione di particolare rilevanza per fare il punto su quanto fatto in questi tre anni e soprattutto per intensificare a tutti i livelli relazioni già eccellenti”, ha osservato l’ambasciatore a Mosca Cesare Maria Ragaglini presentando i temi del vertice alla stampa italiana e russa. ”La Russia è un Paese fondamentale per il nostro sistema economico, molte aziende italiane si sono salvate perché hanno avuto l’intuito e la capacità di sbarcare in questo mercato, che continua ad avere grandi potenzialità nonostante la flessione della crescita legata alla crisi”, ha proseguito. ”Il vertice servirà a rilanciare ulteriormente la cooperazione bilaterale, in particolare nelle infrastrutture, nell’ industria della difesa e aerospaziale, in quella farmaceutica, nella meccanica, nei beni strumentali, nelle nanotecnologie”, ha aggiunto, sottolineando anche la sostanziale sintonia dei due Paesi in politica estera, dalla Siria all’Iran: temi di cui discuteranno Letta e Putin, insieme ai rispettivi ministri degli esteri. Non è da escludere che durante il summit si discuta anche dell’eventuale interesse di Aeroflot per Alitalia. Da Trieste il premier italiano e il presidente russo lanceranno ufficialmente anche l’anno incrociato del turismo, con la firma da parte dei ministri competenti dei rispettivi programmi: per l’Italia potrebbe essere una manna, dato che il crescente numero di visitatori russi ha salvato il nostro settore dalla crisi in questi ultimi anni. Tra gli accordi da firmare, quello tra le due dogane per il ‘Corridoio verde’, che grazie alla certificazione della dogana del Paese di partenza consentirà di ridurre tempi e costi dello sdoganamento nel Paese importatore per tutti i tipi di merce, favorendo in particolare il nostro export: ”L’accordo, applicabile su richiesta delle aziende, avrà una prima fase pilota ed è stato indicato dalle dogane russe come modello a livello europeo”, ha sottolineato Ragaglini. Alla firma anche un accordo tra Poste italiane e Poste russe per una piattaforma congiunta per E-commerce e Express mail service (Ems), con la partecipazione di Selex (Finmeccanica): quest’ultima azienda, tra l’altro, è stata l’unica al mondo ad aver risposto ad una offerta per la rapida realizzazione di un centro di automazione postale all’aeroporto moscovita di Vnukovo, che verrà inaugurato il 25 novembre dal premier Medvedev, alla vigilia del summit. In programma inoltre intese in materia agricola e sanitaria e, forse, anche un accordo per il mondo del lavoro, il primo del genere in Europa, per allargare e agevolare i flussi di lavoratori (e studenti) tra i due Paesi. Il vertice sarà affiancato dal Foro delle società civili, con un media forum a Roma (presenti Bonino e Lavrov) e un business forum a Trieste con i top manager di grandi aziende (tra cui Eni, Enel, Finmeccanica) al quale interverranno anche Letta e Putin dopo la ”colazione plenaria” in prefettura e la conferenza stampa congiunta.

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