Maduro, “Ancora non avete visto niente”

CARACAS. – “Ancora non avete visto niente di quello che intendiamo fare per difendere il nostro popolo e i suoi diritti”: dopo aver ricevuto dal Parlamento i poteri speciali che aveva richiesto, e che gli permetteranno di governare per decreto per un anno, il presidente Nicolás Maduro ha già cominciato ad annunciare nuove iniziative della “guerra economica” che intende lanciare contro la “borghesia parassita”. Maduro ha anzitutto confermato che tra le prime leggi che promulgherà ci sarà quella che fisserà prezzi e margini di profitto per tutti i settori economici e quella che creerà un Centro di Commercio Estero, incaricato di coordinare i diversi organismi che gestiscono il mercato dei cambi per le importazioni a dollaro di Cadivi, regolamentato in modo sempre più restrittivo dal 2007. Il presidente ha nuovamente accusato gli imprenditori ed importatori di aver creato un aumento dei prezzi “attraverso la speculazione e l’usura”, sottolineando che l’imposizione manu militari di riduzioni dei prezzi commerciali – che ha scatenato una corsa agli acquisti nell’ultima settimana – “ha prodotto effetti molto promettenti per la nostra economia nei prossimi anni”.

La reazione dell’opposizione non si è fatta aspettare ed Henrique Capriles, governatore dello stato di Miranda e leader della Mud, ha convocato per sabato prossimo una grande protesta nazionale contro i pieni poteri concessi dal Parlamento al presidente, denunciando che li ha ottenuti “attraverso la corruzione e per coprire la corruzione”. In una conferenza stampa, Capriles ha detto che il governo è riuscito ad ottenere la maggioranza di tre quinti necessaria per i pieni poteri “ricorrendo alla corruzione giudiziaria”, in riferimento alla sospensione dell’immunità di una deputata – eletta in una lista filogovernativa e poi passata all’opposizione – in base a una denuncia penale che ha assicurato al governo il minimo necessario di 99 voti. Il leader dell’opposizione ha anche criticato duramente la riduzione dei prezzi degli elettrodomestici e altri prodotti imposta da Maduro negli ultimi 15 giorni, denunciandola come “una misura disperata ed elettorale” in vista delle amministrative del prossimo 8 dicembre.