L’America ricorda Jfk. Obama, sua impronta indelebile

NEW YORK. – L’America intera ha reso onore a Jfk: il presidente che ancora oggi, secondo i sondaggi, resta il piú amato. La cerimonia ufficiale si é svolta in una blindatissima Dallas, dove avvenne il suo assassinio. Ma celebrazioni si sono svolte in tutto il Paese, con le bandiere degli edifici pubblici a mezz’asta, a partire da quella issata sulla Casa Bianca. ”Oggi celebriamo l’impronta indelebile lasciata dal presidente Kennedy sulla storia americana”, sono le parole di Barack Obama, in cui molti nel 2008 videro un ‘nuovo Kennedy’, pieno di carisma e portatore di grandi cambiamenti. Quei cambiamenti che Jfk non ebbe nemmeno il tempo di provare a realizzare, pur aprendo di fatto una nuova epoca. ”La visione di Kennedy per gli Stati Uniti e per il mondo vive ancora oggi nelle numerose generazioni che ha ispirato”, ricorda Obama, rimasto a Washington nel giorno della memoria. Alle 12,30 locali Dallas si é fermata. E l’ora in cui 50 anni fa Lee Harwey Oswald esplose il primo colpo che raggiunse il presidente mentre dalla sua Limousine decappottabile salutava la folla, insieme alla moglie Jacqueline seduta al suo fianco. A Dealey Plaza, teatro della tragedia, si sono radunate migliaia di persone. Ma il silenzio é surreale, con le campane che in tutta la cittá suonano a morto. Dal palco, su cui campeggia un enorme ritratto di ‘Jack’, uno storico cita alcuni estratti dei discorsi piú famosi dell’ex presidente, mentre su un maxischermo scorrono le immagini della sua vita. Al Texas Theater, il cinema dove Lee Harvey Oswald fu arrestato, proiettano ‘War is hell’, la guerra é un inferno, la stessa pellicola in programma quel 22 novembre di 50 anni fa. Poi in cielo sfrecciano i jet nella ‘missing man formation’, con uno dei velivoli che si distacca dagli altri a simboleggiare la dipartita di una persona cara. La giornata é grigia, come al cimitero di Arlington, a migliaia di chilometri di distanza, in Virginia, dove fin dal primo mattino un flusso continuo di personalitá e semplici cittadini ha reso omaggio alla tomba di Jfk. Lí si é recato nella giornata di martedí Obama con la moglie Michelle, insieme all’ex presidente Bill Clinton e all’ex segretario di Stato, Hillary Clinton. Non c’é angolo degli Stati Uniti dove Jfk non sia stato ricordato. Alla John F. Kennedy Presidential Library and Museum di Boston – sua cittá natale – si é tenuto un concerto. Alla cattedrale di San Matteo a Washington una messa solenne. Anche la tomba dell’assassino Lee Harvey Oswald, ucciso a sua volta due giorni dopo Jfk, é stata visitata da molte persone, giunte anche da molto lontano per vedere ”un angolo di storia”. Una sepoltura difficile da individuare. Sulla piccola lapide in pietra, in fondo al prato dello ‘Shannon Rose Hill Funeral Chapel and Cemetery’ di Fort Worth, in Texas, é segnato solo il cognome: Oswald, senza date. Intanto un sondaggio della Cnn conferma che Jfk – nonostante il dibattito sulla sua ereditá politica sia ancora aperto – é ancora oggi il presidente piú popolare del dopoguerra, con il 90% degli americani che approva il suo operato. E il secondo ‘Commander in Chief’ piu’ popolare resta Ronald Reagan, con un gradimento del 78%. “Forse il vero tributo dell’ereditá di Jfk – commentano i sondaggisti – sta proprio in quel 90%, in un momento in cui é praticamente impossibile trovare nove americani su dieci d’accordo su qualsiasi argomento”.