Kakà trascina il Milan, ottavi Champions a un passo

GLASGOW – Nel momento di massima precarietà il Milan trova una vittoria preziosa ed è a un passo dalla certezza di giocare gli ottavi di Champions League.

Il 3-0 di Glasgow elimina il Celtic ed è ossigeno puro ma ora i rossoneri devono almeno pareggiare a San Siro nell’ultima giornata contro l’Ajax che ha battuto il Barcellona. Un traguardo da non fallire, come ha chiarito Barbara Berlusconi che davanti alla tv ha visto una prova di orgoglio e personalità.

Il primo successo in trasferta da maggio (e in assoluto da oltre un mese) nasce grazie al vantaggio di Kakà, leader tecnico e carismatico; si concretizza con un gol di Zapata che si riscatta dopo le contestazioni degli ultrà; ed è messo al sicuro da un positivo Balotelli che non segnava dall’1 ottobre.

La qualificazione è ossigeno puro per la squadra e per il sempre precario Allegri, che così può allontanare lo spettro di Seedorf. E probabilmente aiuterà a vivere più serenamente questo periodo di incertezza, con il fantasma di Seedorf che incombe, e il dualismo societario fra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.

“Presidenti, dirigenti, allenatori e giocatori passano in testimone ma l’importante è il futuro del Milan”, ha spiegato l’ad nel pomeriggio, chiarendo poi che ”non si trattava di un testamento sportivo”.

Di certo il suo umore ha beneficiato della gran prestazione di Kakà, entusiasmante per un’ora, che arriva a due gol da quota 100 in rossonero ed è sempre più il capitano senza fascia di una squadra che soprattutto in fase difensiva mostra i soliti limiti e si concede tante distrazioni, due grossolane nei primi minuti quando viene prima graziata da Boerrigter e poi salvata da un intervento di Zapata su Lustig.

Il Milan interpreta la più classica partita d’attesa e contropiede ma Kakà segna il vantaggio da fermo, quasi non deve saltare per trasformare in gol un cornes di Birsa. Ugualmente prezioso è il resto del lavoro del brasiliano, che insegue avversari, recupera palloni, riparte con notevoli fughe palla al piede, regala un paio di occasioni a Balotelli e va vicino al raddoppio con una delle sue parabole a girare.

Dopo 31’ Lennon deve sostituire l’infortunato Kayal con Ledley in un Celtic che spinge soprattutto sulla fascia di Abate (sostituito da Nocerino a inizio ripresa), condizionato da una caviglia dolorante, e al 37′ ha una grande chance con Mulgrew che grazia Abbiati tirandogli addosso.

Dopo 2′ della ripresa il portiere rossonero fa invece una prodezza respingendo un destro al volo di van Dijk e al 4′ Zapata trova il primo gol con il Milan (dopo l’autorete provocata all’andata contro gli scozzesi) sfruttando da due passi un cross teso di Nocerino.

Il terzo gol (il 600mo del Milan in competizioni Uefa) è invece frutto di uno splendido lancio di Montolivo per Balotelli, che di forza resiste a due difensori e con precisione batte il portiere. Il Celtic lotta fino all’ultimo, ma è fuori dall’Europa mentre il Milan può di nuovo respirare.

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