Il Psuv trionfa ma la Mud avanza. Cocchiola Sindaco di Valencia

CARACAS – Il Venezuela continua ad essere un politicamente Paese polarizzato, diviso in due grandi blocchi politici: il Psuv (il partito di governo) e la Mesa de la Unidad (l’opposizione). E’ quanto emerge dai risultati, ancora parziali, delle elezioni per le nuove amministrazioni comunali resi noti dal Consiglio Nazionale Elettorale. Stando all’organismo elettorale, il Psuv avrebbe ottenuto circa 4 milioni 558 mila 477 voti mentre la Mesa de la Unidad 4 milioni 252 mila 082.  Sempre secondo il Consiglio Nazionale Elettorale il Psuv si sarebbe imposto in 192 comuni mentre la Mud solo 53. Ma si attende ancora il risultato di più di 90 comuni.

Sebbene la geografia del Paese si tinge di rosso è bene rilevare che la Mud e i suoi candidati hanno trionfato negli Stati più numerosi, che l’opposizione ha mantenuto la “Alcaldia Mayor” di Caracas e che  i suoi sindaci governeranno almeno 7 capitali del Paese, tra cui Maracaibo (uno degli stati economicamente più importanti per essere il centro della produzione petrolifera).

– Abbiamo vinto con una differenza di voti del 9 per cento – ha dichiarato il presidente Maduro, dopo l’annuncio del Cne -. I voti del Psuv superano in un 5 per cento quelli della Mud.

Poi, rivolgendo si Henrique Capriles Radonski, leader della Mud ed ex candidato alla presidenza della Repubblica, ha esclamato:

– Impari cdon umiltà e rinunci alla guida della Mud.

Nulla da fare per gli spiranti del Psuv nelle maggiori amministrazioni comunali di Caracas. Infatti, i candidato  della Mud nei Comuni di Baruta (Gerardo Blyde), di Chacao (Ramòn Muchacho), di El Hatillo (David Smolansky) e di Sucre (Carlos Oscariz) ripetono. Da sottolineare il trionfo dell’italo-venezuelano, Miguel Cocchiola a Valencia (centro industriale del Paese) con oltre il 55 per cento dei voti.