Letta: “Fine montagne russe, germogliano i semi della ripresa”

ROMA – “Il governo ha vissuto 8 mesi sulle montagne russe” ma ora è pronto a rilanciarsi puntando tutto sulla crescita prossima ventura. Parola di Enrico Letta, impegnato a diffondere ottimismo sulle sorti dell’esecutivo e sul futuro del Paese. Tra incontri con gli ambasciatori alla Farnesina, videomessaggi ai costruttori di auto e interviste televisive (al tg3), Letta si spende per diffondere il verbo del ritorno del segno più negli indicatori economici.

– In questi giorni, in queste settimane stanno germogliando i semi della ripresa – annuncia Letta. Del resto, osserva, la caduta del Pil si è arrestata e i tassi sono scesi a un livello significativo: dati che devono indurre a guardare al futuro con più serenità.

– Un’inversione di tendenza c’è e sicuramente porterà crescita – è la sua previsione.

Letta azzarda dei numeri:

– L’1% di crescita l’anno prossimo e un 2% nel 2015% é un obiettivo alla nostra portata se i tassi di interesse rimangono bassi, la fiducia nell’Italia resta forte e, ovviamente, i conti rimangano in ordine.

Su quest’ultimo punto, l’impegno è di non cercare lo sviluppo spendendo soldi che non ci sono.

– Fare più crescita sfasciando i conti pubblici non é nostra intenzione –  promette Letta mandando un messaggio a chi in questi giorni “chiede di più”. L’indicazione di marcia è chiara:

– Noi dobbiamo essere come una normale famiglia italiana che investe e spende senza sfasciare i conti e senza rimettersi a fare i debiti. I prossimi mesi saranno decisivi: il governo li affronterà con determinazione e impegno, affinché l’Italia possa riprendere a pensare in grande.

Con questo Letta non vuole ignorare né il “disagio” né le sofferenze degli italiani, anche se non concorda con chi, come il presidente di Confindustria Squinzi, avalla le proteste dei forconi (“Ha esagerato”, sostiene). Letta promette interventi decisi, ma senza sensazionalismi:

– Un passo per volta, perché nessuno possiede la bacchetta magica.

La legge di stabilità, che “va nella giusta direzione”, e il decreto “destinazione Italia” sono le armi con cui il premier intende vincere la battaglia della ripresa. E si dice pronto anche a rivedere l’articolo 18, come suggerisce Renzi, se si tratta di creare più opportunità di lavoro per i giovani:

– Tutto ciò che fa più occupazione è benvenuto – sono le sue parole al tg3.

Dal presidente del consiglio arriva anche l’assicurazione che “l’Italia non vuole abbandonare il suo primato tradizionale in campo industriale”. E agli imprenditori del settore automobilistico dice:

– Voglio dare un messaggio di incoraggiamento: il paese fa fatica ma ha davanti la ripresa.

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