Mazzarri vs Allegri, la guerra dei mondi

ROMA – Finalmente il derby. Il derby di Milano, il derby degli opposti, il derby di Walter Mazzarri e Massimiliano Allegri. La sfida a due tra i due tecnici toscani che dopo anni di stoccate tornano di fronte sul palcoscenico più importante, quello di San Siro. Agli antipodi da sempre, era inevitabile che lo fossero anche questa volta. A poche ore dall’ultimo match di Serie A del 2013, Inter-Milan in programma domani.

Sono nati a sei anni e pochi chilometri di distanza. Livornese purosangue Allegri, di San Vincenzo Mazzarri. L’unico punto in comune è forse una carriera da centrocampisti di qualità alle spalle. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, però, si sono separati al bivio riuscendo in modi differenti a raggiungere il successo. L’interista è un profeta della difesa a tre, il rossonero non tocca mai la retroguardia a quattro. Mazzarri è un ossessionato dal calcio (per sua stessa definizione) giunto a sacrificare buona parte del privato per sprofondare nella propria professione, Allegri non si è mai negato i piaceri della vita. Il primo gioca spesso a vestire i panni del burbero, il secondo appena può ironizza. Ma entrambi sono fautori di un calcio vecchia maniera, che bada molto al sodo e si perde ben poco in fronzoli. Alla toscana, per farla breve.

Il due si incontreranno a San Siro per la nona volta in carriera. Negli 8 precedenti, è avanti Allegri per tre vittoria a una, con tre pareggi nelle ultime tre sfide (tutte, ovvio, tra Milan e Napoli). La prima fu un Cagliari-Sampdoria deciso da Jeda (30 novembre 2008), l’unica vittoria dell’attuale tecnico nerazzurro è invece il 3-1 inflitto dal Napoli al Milan il 18 settembre 2011 (tripletta di Cavani dopo l’illusorio vantaggio di Aquilani al San Paolo). Allegri non si impone su Nazzarri dal 28 febbraio 2011 (3-0 a San Siro, Ibrahimovic, Boateng e Pato in gol) e non vince un derby dallo stesso anno. Chissà quanta voglia avrà di mettere al tappeto un rivale con il quale nella primavera scorsa sembrava giocarsi la panchina della Roma. Il destino, però, ha voluto diversamente. Sotto dunque con il duello. Proprio a poche ore di distanza dalla quasi ufficializzazione del subentro di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera a partire dall’estate prossima.