Incidente Schumacher. La telecamera funzionava, Il PM esamina i filmati

PARIGI – La telecamera che Michael Schumacher aveva installato sul suo casco era funzionante al momento dello schianto sulle nevi di Meribel.

L’ex ferrarista ha dunque filmato l’incidente e le immagini sono ora al vaglio degli inquirenti. Il dato, rivelato dalla stampa francese, dovrebbe essere determinante per far avanzare l’inchiesta sulla dinamica della caduta del campione di Formula 1, ricoverato da dieci giorni in coma all’ospedale di Grenoble.

La presenza della telecamera era stata resa nota venerdì, ma non era ancora chiaro se il congegno funzionasse oppure no al momento dell’incidente. Le immagini sono state consegnate dalla famiglia di Schumi agli investigatori. Sarà dunque possibile stabilire la velocità a cui l’ex pilota stava sciando al momento dell’impatto con alcune rocce nascoste dalla neve, in un tratto di collegamento tra due piste, lo scorso 29 dicembre. Un elemento determinante su cui i pareri non sono concordanti. Secondo i medici di Grenoble lo shock alla testa può essere avvenuto solo ad alta velocità. Secondo un turista tedesco, che sostiene di aver ripreso a sua volta la scena, Schumi andava invece “ad una velocità massima di 20 km/h”.

Ed anche la portavoce della famiglia, Sabine Kehn, ha più volte ripetuto negli ultimi giorni che Schumi sciava ad andamento contenuto. Intanto, in attesa di un nuovo punto della magistratura, fissato per domani mattina, e nella pioggia inarrestabile di vere e false notizie sulle condizioni di salute del marito, la moglie di Michael, Corinna Schumacher, ha chiesto ai media di farsi da parte e di lasciare Grenoble per permettere ai medici di fare il loro lavoro.

“Per favore sosteneteci nella lotta comune con Michael – ha scritto la donna in una nota ai media -. E’ importante per me che i medici e l’ospedale siano lasciati tranquilli perché possano lavorare in pace. Fidatevi delle loro dichiarazioni e lasciate stare la clinica. Lasciate tranquilla anche la nostra familia”.

Un centinaio di cronisti avevano affollato il piazzale dell’ospedale di Grenoble la settimana scorsa. Sono poco più di una decina i camioncini delle tv stazionati nel parcheggio destinato ai media. Alla voce di Corinna si è unita anche quella dell’Associazione dei giornalisti tedeschi (DJV), che in un comunicato ha chiesto di “rispettare il dolore delle vittime e i sentimenti dei cari”. Le condizioni di Michael Schumacher restano critiche ma stabili, anche se ieri è stato annunciato un “lieve miglioramento”.

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