Crisi: Lew sprona Berlino: “La domanda interna aiuta l’economia”

ROMA  – Nuove schermaglie tra Germania e Stati Uniti sul nodo dell’eccessivo surplus commerciale tedesco. Il segretario al Tesoro americano, Jacob Lew, sbarca a Berlino e durante una conferenza stampa col suo omologo tedesco, Wolfgang Schaeuble, critica apertamente la politica economica del governo di Angela Merkel, guidata principalmente dalle esportazioni.

– Una crescita della domanda interna in Germania aiuterebbe l’economia mondiale – ha detto Lew -. E’ molto importante trovare il giusto equilibrio e quindi – ha sottolineato – sarebbe una buona cosa spingere la domanda interna e gli investimenti.

Schaeuble ha prontamente ribattuto che l’economia tedesca ”è guidata dalla domanda interna”, che un deficit commerciale in Germania ”non rappresenterebbe un aiuto” per l’economia degli Stati Uniti e che una economia Usa forte è nell’interesse della Germania.  Il potente ministro delle finanze tedesco ha poi sottolineato i progressi compiuti nell’affrontare la crisi del debito in Europa rimarcando che l’Eurozona ha superato ”il punto più basso” nel 2013.

Le critiche dell’amministrazione Obama a Berlino, attraverso il Segretario al Tesoro Lew, arrivano proprio nel giorno in cui vengono snocciolati gli ultimi dati sul ‘super-export’ tedesco, che continua a marciare a pieno ritmo. A novembre l’export ‘made in Germany’ ha visto una crescita dello 0,3% su base mensile e dell’1% su base annua, mentre le importazioni hanno registrato un calo mensile dell’1,1% e dello 0,4% su anno. Il surplus commerciale a novembre ha raggiunto i 17,8 miliardi di euro contro i 16,7 miliardi di ottobre e non lontano dal record di 20,4 miliardi di euro segnato a settembre. Sempre nello stesso mese di novembre gli ordinativi all’industria tedesca sono cresciuti del 2,1% contro stime per un rialzo più modesto dell’1,5%. Su base annua l’incremento è stato del 6,8%.

E così Berlino rischia di attirarsi ulteriori rimproveri per un’economia troppo dipendente dall’export a fronte di un import molto debole, a scapito degli altri partner dell’Eurozona. Nei mesi scorsi gli Usa e il Fondo Monetario Internazionale avevano chiesto al governo tedesco di ridurre il surplus commerciale a un ”livello appropriato” per aiutare i partner di Eurolandia a far scendere il deficit. La Commissione Ue stima che il surplus commerciale tedesco nel 2013 arriverà al 7% del Pil per poi calare al 6,6% quest’anno, dunque ben oltre la linea rossa del 6% che dovrebbe far scattare le sanzioni. Secondo la Bundesbank, la Germania vedrà quest’anno una crescita dell’1,7% e del 2% nel 2015. Per l’intera Eurozona, invece, la Bce stima un +1,1% quest’anno e un +1,5% l’anno prossimo.

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