Si dimettono i ministri, Maduro annuncia cambi nel governo

CARACAS – Tutti i ministri hanno presentato le dimissioni al presidente, Nicolas Maduro. Ufficialmente, “per facilitare il rinnovo del governo in questo nuovo anno appena iniziato”, come ha informato lo stesso capo di Stato su Twitter.

Il gesto, tuttavia, si inquadra in uno scenario di grande commozione popolare suscitata dal recente, barbaro omicidio dell’ex Miss Venezuela, che ha acuito l’emergenza nazionale su sicurezza ed economia.

”Ringrazio tutti i ministri per lo sforzo e per la lealtà dimostrate in questi tempi di Rivoluzione”, ha aggiunto Maduro sul social network. Il capo dello Stato, in una trasmissione a rete unificate, ha annunciato cambi nell’Esecutivo.

Ricardo Menéndez è stato nominato ministro dell’Istruzione Superiore, in sostituzione di Pedro Calzadilla; il viceministro Héctor Rodriguez, dal canto suo, prenderà il posto della ministro dell’Educazione Mariann Hanson, la quale, ha annunciato il presidente Maduro, sarà chiamata ad assumere nuove responsabilità nel governo. Al ministero dell’Industria è stato nominato Williams Barrientos mentre in quello della Gioventù Victor ClarK, attualmente Segretario del Parlamento venezuelano. La responsabilità della ministro dello Sport, Alejandra Benìtez, sarà assunta da  Antonio “El Potro” Alvarez, mentre Fidel Barbarito è stato riconfermato al ministero della Cultura. Al ministero del Lavoro, in sostituzione di Maria Cristina Iglesias, andrà Jesús Martínez.

Maria Cristina Iglesias, ha commentato il capo dello Stato, “sarà proposta alla direzione del Psuv”. Confermati ai rispettivi ministeri, Miguel Rodrìguez Torres (Interni), Delcy Rodríguez (Informazione) e Carmen Melendez (Difesa). Riconfermati anche i ministri Elìas Jaua (Esteri) e Jorge Rodríguez (Economia), ambedue di origine italiana.

Il rimpasto di governo arriva a pochi giorni di distanza dall’atroce morte dell’ex regina di bellezza, Monica Spear Mootz, e di suo marito, Thomas Henry Berry, durante una rapina. Maduro ha definito l’episodio ”un massacro” e promesso di usare ”il pugno di ferro” contro i criminali.

Cinque presunti responsabili, tra cui due minorenni, sono stati catturati dalla polizia e in queste ore la polizia è sulle tracce di altri malviventi, si presumen, implicati nell’omicidio dell’attrice. Tutti i delinquenti arrestati, a quanto pare, erano già assai noti alla polizia e ricercati per delitti anche assai gravi.

Il tragico fatto è servito a riaccendere i riflettori sul tema della sicurezza – trascurato fino a ieri e considerato una esagerazione dell’opposizione che più volte ha criticato l’immobilità del governo -. Venezuela è tra i più pericolosi del mondo per tasso di omicidi.  Secondo l’Osservatorio venezuelano sulla violenza (Ovv), nel 2013 sono avvenute quasi 25 mila morti violente.

Esecutivo e opposizione hanno deciso ora di unire le forze, aprendo un gabinetto di crisi per predisporre un piano di emergenza contro la criminalità dilagante.