Egitto, voto nel sangue almeno 11 morti

IL CAIRO – E’ sfociato nel sangue il tentativo dei sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi di boicottare il voto sulla nuova Costituzione in Egitto: almeno 11 i morti negli scontri che hanno infiammato il Paese, non risparmiando neppure Il Cairo, dove sin dall’apertura dei seggi, si sono formate lunghe code di elettori. A Giza, la megalopoli delle Grandi Piramidi che abbraccia parte della capitale, la mattinata si è aperta con l’esplosione di una bomba che ha squassato la sede di un tribunale, senza fare vittime. Poi gli scontri, che hanno costretto le autorità a chiudere temporaneamente alcuni seggi, e che sono durati fino a sera, lasciando sul campo quattro uccisi tra i pro-Morsi A Sohag, nell’Alto Egitto, i morti sono sei. Altre vittime a Beni Suef, mentre scontri estesi si sono verificati ad Alessandria, Suez e Sharqiya.

Nelle strade delle principali città – tappezzate di adesivi che invitano a votare ‘sì’ – sono circolate tutto il giorno auto con gli altoparlanti che diffondevano a tutto volume la canzone “Siano benedette le vostre mani”, un inno ai militari tornato alla ribalta dopo la destituzione di Morsi. Altre 24 ore di voto, poi l’Egitto conoscerà il suo destino.

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