Immigrazione: Oim, nel 2013 quasi 43mila sbarchi in Italia

ROMA. – Sono stati oltre 42.900 i migranti sbarcati nel corso del 2013 sulle nostre coste, il numero più alto di arrivi registrato dal 2008 ad eccezione dell’anno della crisi libica, il 2011. Il bilancio è dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim). Le donne sbarcate sono state oltre 5.400, mentre i minori oltre 8.300 (5.200 non accompagnati). La maggior parte degli sbarchi ha interessato Lampedusa (14.700) e il territorio siracusano (14.300). “Quest’anno i flussi migratori hanno registrato un aumento del numero di persone in fuga da guerre e regimi – afferma José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento Oim del Mediterraneo – la maggior parte dei migranti arrivati via mare in Italia sono stati infatti siriani (11.300), eritrei (9.800) e somali (3.200). Tutte persone costrette a lasciare il proprio paese e che, secondo la normativa italiana e internazionale, hanno diritto a ricevere protezione in Italia”. Gli sbarchi stanno continuando anche nel mese di gennaio 2014: è previsto per oggi ad Augusta, in Sicilia, l’arrivo di 204 migranti soccorsi dalla Marina Militare nel canale di Sicilia. “La vera emergenza del Mediterraneo è rappresentata dal numero di migranti che continuano a perdere la vita in mare o di cui non si hanno più notizie – aggiunge Oropeza – tra le questioni umanitarie ancora da risolvere va inoltre ricordata quella relativa al riconoscimento dei corpi dei naufragi dello scorso ottobre: sono molti infatti i parenti delle vittime ancora in attesa di sapere se tra i cadaveri recuperati in mare ci sono anche quelli dei loro cari”. L’Oim calcola che siano oltre ventimila le persone morte negli ultimi venti anni nel tentativo di raggiungere le coste italiane: 2.300 nel 2011, circa 700 nel 2013. “Troppi morti, troppe speranze naufragate nel lembo di mare che divide il nord Africa dall’Europa” commenta Oropeza. 

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