Vaticano: Hollande rivendica la laicità della Repubblica francese

ROMA – “La Francia difende ovunque la libertà religiosa. E’ la patria dei diritti umani e della libertà di coscienza”. Nel suo primo incontro con papa Francesco, e nel bel mezzo dello scandalo per il suo amore segreto per Julie Gayet, il presidente francese Francois Hollande difende la “laicità della Repubblica”, ma contemporaneamente strizza un occhio ai cattolici di Francia, sempre più sul piede di guerra per le scelte del governo socialista, dalle nozze gay all’aborto ‘facile’ appena approvato dal parlamento.

Nell’incontro con la stampa dopo l’udienza in Vaticano al Centro di cultura San Luigi dei Francesi (a due passi dal luogo dell’esplosione di un ordigno artigianale nella notte), Hollande che non ha mai nascosto il suo profondo ateismo ha voluto sottolineare che “la laicità garantisce il rispetto” di tutte le religioni e “permette il dialogo” tra le diverse convinzioni.

Ma guardando all’elettorato cattolico, anche in vista delle europee, è tornato a difendere – per la seconda volta in pochi giorni – i cristiani d’Oriente, e a condannare le offese ai luoghi di culto di qualsiasi credo, dopo la dimostrazione delle Femen nella Chiesa della Madeleine poco prima di Natale.

Evocando “la semplicità raggiante dei primi mesi del pontificato”, ha quindi invitato il papa pontefice ad andare in Francia “quando lo vorrà”. Hollande lo aveva annunciato nella sua prima difficile conferenza stampa dopo le rivelazioni sulla sua relazione con l’attrice.

– Andrò dal papa come un capo di Stato in visita a un capo di Stato – aveva detto.

Tuttavia, ai giornalisti presenti all’udienza il presidente è sembrato un po’ teso all’arrivo nella sala del Tronetto, e molto più disteso alla fine dell’incontro. Mentre l’entourage dell’Eliseo è concorde nel definire il papa “sorridente, come al suo solito”. Dal comunicato ufficiale della Santa Sede, è emerso che Hollande e Francesco hanno parlato di “famiglia, bioetica, rispetto delle comunità religiose e tutela dei luoghi di culto”. Ma nelle dichiarazioni alla stampa – senza la possibilità di fare domande – il presidente ha preferito puntare l’attenzione sulle questioni internazionali e le “preoccupazioni comuni”: il conflitto in Siria (Hollande ha esortato il Vaticano ad “accogliere” la Coalizione dell’opposizione), il processo di pace in Medio Oriente, la situazione nella Repubblica Centrafricana e i cambiamenti climatici. Temi su cui il capo dell’Eliseo aveva detto, il 14 gennaio, che l’autorevolezza del papa può essere “utile”.

Nessun riferimento ai temi sociali, dunque, nelle parole ai giornalisti di Hollande, arrivato in Vaticano senza Valérie Trierweiler come previsto perché non sposati. Anche se da fonti vicine al presidente, sembra che i due abbiano affrontato a un certo punto il tema dell’aborto, dopo che oltre 100 mila cattolici d’oltralpe avevano firmato una petizione al papa affinché esprimesse al capo di Stato “le loro preoccupazioni” e dopo la “marcia per la vita” di domenica scorsa a Parigi sostenuta dallo stesso pontefice. E un’altra manifestazione contro le politiche di Hollande è prevista domenica prossima.

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