Schumacher: ‘segni di risveglio’, una voce da Parigi

ROMA. – Dalla speranza nei primi segni di risveglio alla ‘frenata’ della sua storica manager e portavoce. Michael Schumacher continua a lottare per uscire dal suo stato di coma in cui è precipitato a causa del maledetto impatto contro una roccia mentre sciava in fuoripista. Una corsa per superare la minaccia di uno stato vegetativo senza via d’uscita che, dopo diversi giorni di silenzio, era apparsa sempre più difficile e orientata al pessimismo sulle possibilità di rivedere il sette volte campione del mondo di Formula 1 come tutti lo conoscono. Silenzio assordante spezzato proprio oggi dalle indiscrezioni provenienti dall’Equipe secondo cui l’ex pilota tedesco sarebbe stato messo in fase di risveglio progressivo dai medici dell’ospedale di Grenoble. Buone nuove, che riaccendono le speranze di milioni di tifosi e degli ammiratori del tedesco. Ma notizie non confermate – anzi bollate come pura speculazione – da parte di chi dirige la comunicazioni ufficiali sullo stato di salute del 44enne idolo dei ferraristi. A leggere quanto scritto dal quotidiano sportivo francese, Schumacher, dopo quattro settimane di coma farmacologico, ora ”reagisce positivamente al processo di uscita dal coma iniziato questa settimana”. Una bella notizia, nascosta fino a ieri nei cuori e nelle speranze del mondo dello sport e non, messa in discussione dalla immediata presa di posizione di Sabine Kehm, graziosa e gentile portavoce che gestisce l’immagine di Schumi dai tempi felici dei trionfi in Formula 1 fino a quelli tristi degli ultimi giorni. “Insisto nuovamente sul fatto che – tuona in una nota la Kehm – ogni dichiarazione riguardante lo stato di salute di Michael che non proviene dall’equipe medica che lo ha in cura o dal suo management non e’ altro che speculazione. Ripeto: noi non commenteremo alcuna speculazione”. Una speranza, quella che Schumacher possa riaprire presto gli occhi, a cui avevano ridato fiato le due ex scuderie del tedesco. Sin dal primo giorno di test a Jerez de la Frontera sia Mercedes che Ferrari sono scese in pista con una scritta di sostegno al loro ex pilota sulle rispettive monoposto: la R14 T guidata da Kimi Raikkonen griffata ‘#forzaMichael e la ‘Stella d’argento’ con al volante Lewis Hamilton targata #KeepFightingMichael’. Emblematico, infine, il pensiero indirizzato al suo connazionale e ‘padrino’ rilasciato dal campione del mondo Sebastian Vettel che nel primo giorno di test sulla pista spagnola ha sintetizzato il pensiero comune sul conto di Schumacher: “Speriamo nel miracolo”.

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