Da Yahoo! a Facebook, nuovi siti news vanno oltre algoritmo

ROMA. – Addio algoritmo, o quasi. Le nuove piattaforme di news che i colossi del web stanno mettendo in piedi – da Yahoo! News Digest a Paper di Facebook a Medium.com ideato da uno dei fondatori di Twitter – stanno cercando giornalisti ‘in carne ed ossa’. Perché le notizie vanno raccontate, non più solo aggregate come fanno Flipboard o Google News, popolare servizio che ha generato un dibattito sul copyright. Una nuova sfida all’editoria in crisi, o forse una nuova opportunità, messa in campo ancora una volta dai big di Internet che hanno al loro arco frecce non da poco come il know-how tecnologico e i grandi capitali. Capitali che hanno permesso al fondatore di Amazon, Jeff Bezos, di acquistare il Washington Post. E’ notizia di queste ore che ha raccolto ben 25 milioni di dollari Medium.com, la piattaforma nata circa un anno fa dall’idea di Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter e Blogger. “Le storie e le idee di tutti”, è lo slogan che campeggia sulla pagina del sito concepito come un misto tra un blog, un social network e un magazine dove al momento non ci sono banner pubblicitari. Al di là dell’invito a tutti a proporre storie, la piattaforma si sta strutturando come una vera e propria realtà editoriale: ha arruolato nomi noti del giornalismo – Evan Hansen di Wired.com e Felix Salmon di Reuters – e acquistato due magazine. Sono Matter specializzato in giornalismo d’inchiesta nel settore tecnologia e scienza, ed Epic che raccoglie storie vere supportate da reportage fotografici (tra le firme di punta annovera collaboratori di riviste come il New Yorker e il Rolling Stone). E i 25 milioni di dollari raccolti – la parte maggiore arriva da Greylock Partners, società della Silicon Valley che ha già investito in aziende come Facebook, LinkedIn e Tumblr – serviranno per un ufficio più grande a San Francisco e nuove assunzioni. Medium.com va nella stessa direzione di progetti varati da altri colossi del web. C’è grande attesa per Paper, il ‘giornale’ di Facebook, che secondo indiscrezioni dovrebbe proporre agli utenti notizie su misura. Un magazine personale in cui alla componente tecnologica si abbina quella umana: il social network starebbe infatti reclutando redattori che avranno il compito di scandagliare le notizie di una decina di settori e proporre un mix delle storie migliori per ogni sezione. Le scelte dei giornalisti sono alla base anche di Yahoo! News Digest, presentato all’ultimo Ces di Las Vegas. Un prodotto editoriale realizzato da una redazione e pubblicato due volte al giorno. Una selezione pensata soprattutto per gli utenti di dispostivi mobili e progettata insieme a Katie Couric, famosa giornalista televisiva Usa che ha abbandonato la tv per il web, e David Pogue, columnist di tecnologia scippato al New York Times. E chissà che uno dei due giornalisti non venga chiamato nell’immediato futuro anche a ricoprire un ruolo manageriale in Yahoo! dopo l’addio del direttore editoriale Jai Singh, arrivato nel 2011 dall’Huffington Post. (Titti Santamato/ANSA)

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