Nyt, in Russia test vietati da trattato su euromissili

NEW YORK. – Una nuova patata bollente si profila nei già complicati rapporti tra Washington e Mosca. Da tempo, gli Stati Uniti ritengono che la Russia abbia realizzato test di nuovi missili cruise banditi in base ad uno storico trattato, quello sugli euromissili del 1987, che risale all’epoca Reagan-Gorbaciov. L’amministrazione Obama, anche se non é ancora pronta a parlare esplicitamente di violazione, ne ha frattanto informato gli alleati della Nato. Funzionari americani ritengono che test di volo di missili russi lanciati da terra siano iniziati nel 2008, rivela il New York Times, aggiungendo che sin dallo scorso maggio Rose Gottemoeller, responsabile del settore del Dipartimento di Stato per il controllo degli armamenti, ha sollevato a più riprese la questione con Mosca. La risposta dei russi é stata che l’argomento é stato investigato e pertanto la questione é da ritenersi chiusa. Lo scorso 17 gennaio, Gottemoeller ha poi discusso dei test russi a Bruxelles in una sessione a porte chiuse della Commissione Nato per il controllo sugli armamenti, il disarmo e la non proliferazione. Il Nyt non fornisce elementi sui test, ma cita in forma anonima funzionari Usa secondo cui non ci sono dubbi che si tratta di una violazione al trattatodel 1987. Allo stesso tempo cita una affermazione della portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, secondo cui “gli Stati Uniti non esitano mai a sollevare con la Russia problemi di conformià con un trattato e questa vicenda non fa eccezione”, tuttavia, sui test ancora “é in corso un processo di revisione e non vogliamo fare speculazioni o pregiudicarne i risultati”. Il trattato, chiamato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), fu siglato a Washington nel 1987 dal presidente Ronald Reagan e dall’allora leader dell’Urss Mikhail Gorbaciov ed é considerato come una delle tappe fondamentali della fine della guerra fredda. Il testo richiedeva che Usa e Urss eliminassero una intera categoria di armi e rinunciassero in modo permanente a missili cruise e balistici lanciati da terra, nucleari e convenzionali, con gittata tra i 500 e i 5.500 chilometri, capaci di raggiungere l’Europa dall’Urss ma non gli Usa, ad eccezione dell’Alaska. In ossequio all’accordo, quasi 2.700 missili vennero complessivamente distrutti entro il giugno 1991. Durante gli anni dell’amministrazione di George W. Bush, Mosca aveva lasciato intendere la volontá di abbandonare il trattato, sostenendo che la Russia doveva considerare possibili minacce alle sue frontiere. Poi ci fu la marcia indietro. Ora l’argomento torna di nuovo di attualitá, mentre cresce la pressione sulla Casa Bianca da parte del Congresso e soprattutto dei parlamentari repubblicani che vogliono saperne di piú sui presunti nuovi test e chiedono di adottare un atteggiamento piú deciso nei confronti di Mosca. 

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