Obama: Da Apple a Ford patto lavoro con grandi aziende

NEW YORK. – Un patto con le grandi aziende americane per non discriminare più chi, a causa della crisi, è da troppo tempo senza lavoro. Barack Obama strappa l’impegno alla Apple, alla Ford, al gigante della grande distribuzione Walmart e a tante altre big del mondo delle imprese che promettono di cambiare. E di individuare regole comuni che non penalizzino più l’assunzione dei cosiddetti disoccupati di lunga durata. “Non è giusto che più tempo una persona è disoccupata e più difficoltà incontra nel trovare un nuovo impiego”, rischiando di rimanere tagliato fuori per sempre dal mondo del lavoro, afferma Obama. Del resto, dati alla mano, sul fronte del collocamento un americano a lungo disoccupato rispetto a un’altra persona ha il 45% di possibilità in meno di accedere ai colloqui di lavoro. Una catena che il presidente americano vuole spezzare. E per dare l’esempio Obama ha intanto firmato un provvedimento in cui dà una precisa indicazione a tutte le branche della sua amministrazione: le assunzioni nel governo federale devono avvenire senza considerare se gli aspiranti dipendenti sono o non sono disoccupati di lungo termine. Di fronte a una possibilità di impiego, tutti devono avere le stesse opportunità. Ed è su questo che il presidente americano ha insistito con i numeri uno di alcune delle più importanti imprese del Paese, ricevuti alla Casa Bianca: dal ceo di Bank of America, Brian Moynihan, a quello di McDonald’s, Don Thompson, passando per l’amministratore delegato di Boeing, Jim McNerny, e a quello del fondo di investimento Blackrock, Larry Fink. Da tutti ha ricevuto la promessa che la questione occupazionale sarà messa al centro delle politiche aziendali. E intanto sono già oltre 300 le aziende che hanno aderito al’appello del presidente, di cui 20 che rientrano nella classifica delle prime 50 società più ricche. “Il Congresso continua a perdere tempo – ha denunciato Obama – anche per misure che dovrebbero essere varate con la massima urgenza, vedi la proroga delle indennità di disoccupazione. Allora noi andremo avanti – ha detto – e agiremo per cercare di aggredire seriamente il problema della disoccupazione”. Anche senza Capitol Hill. E’ questa oramai la linea del presidente Usa, che nello discorso sullo Stato dell’Unione ha promesso di agire per decreto lì dove sarà impossibile trovare in tempi rapidi un’intesa col Congresso. Una strategia che per molti può portare solo a risultati modesti e limitati. “Né le mie aspettative né le mie ambizioni sono diminuite”, ha replicato Obama in un’intervista alla Cnn, spiegando però come sia un dato di fatto che il quadro politico a Washington sia caratterizzato da grandi divisioni. Col rischio che tutto continui a restare fermo. “In particolare i repubblicani – denuncia – hanno difficoltà a confrontarsi su qualsiasi tipo di agenda, più che mai sulla mia. E in questo contesto quello che non voglio assolutamente è che gli americani pensino che l’unica strada per il cambiamento sia quella delle leggi in Parlamento. Noi dobbiamo continuare a lavorare per dare un’opportunità alle future generazioni”. E a questo scopo sono già pronti 150 milioni di dollari per il programma ‘Ready to Work’, soldi messi a disposizione dei piccoli e medi imprenditori che creeranno posti di lavoro per i disoccupati di lungo termine. (Ugo Caltagirone/ANSA)

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