INPS: 2,1 milioni domande di disoccupazione nel 2013

ROMA. – Oltre 2,1 milioni di domande di disoccupazione nel 2013 con un aumento del 33,8% sul 2012: l’Inps fotografa la difficoltà del mercato del lavoro nell’anno che si è appena concluso ricordando che, dal 2013, sono cambiate le regole sull’indennità di disoccupazione con l’introduzione dell’Aspi e del mini-Aspi. Sono migliori invece i risultati sulla cassa integrazione con la richiesta a gennaio 2014 di 81,4 milioni di ore complessivi di cassa e un calo tendenziale del 10,4%. I sindacati però parlano di calo della cassa ”fittizio”, dovuto soprattutto al blocco dei finanziamenti per la cassa in deroga. Il calo tendenziale del 10,4% è il risultato della riduzione delle richieste della cassa integrazione ordinaria (-23,1%, dato che risente del crollo per l’industria a -31% e dell’aumento per l’edilizia) e in deroga (-16,1%) mentre la cassa integrazione straordinaria fa segnare un lieve aumento (+0,8%). A dicembre è proseguita la crescita delle domande di disoccupazione (+15,5% tendenziale) con 98.394 domande di ASpI, 33.500 domande di mini ASpI e 410 domande di disoccupazione tra ordinaria e speciale edile (10.131 domande di mobilità e 82 di disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi). Nel complesso nel 2013 sono state presentate 2.134.975 domande, con un aumento del 33,8% rispetto alle domande presentate nel 2012, che erano state 1.595.604. ”Il calo delle ore di cassa in deroga – dice il segretario confederale della Cisl Luigi Sbarra è fittizio, essendosi creata una coda di domande a causa del blocco dei finanziamenti. In ogni caso il livello è elevatissimo, e corrisponde a quasi 500.000 lavoratori equivalenti a tempo pieno. Preoccupa in particolare quanto sta accadendo in edilizia, dove le ore di cassa integrazione in un anno sono aumentate del 21%”. Sulla disoccupazione inoltre ”non bisogna indulgere a facili ottimismi – sottolinea Sbarra – non si può allentare l’attenzione verso il sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà”. ”La lettura del dato della diminuzione delle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende nel primo mese dell’anno, – avverte il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy – non ha nulla di positivo. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga, la forte contrazione delle ore, è dovuta essenzialmente alla non disponibilità delle risorse necessarie nella gran parte delle Regioni italiane”. E’ necessario – prosegue – ”che il Governo dica con chiarezza che i 400 milioni di euro, recentemente ripartiti a valere sull’anno 2014, possano essere utilizzati per le richieste sia di cassa integrazione che di mobilità in deroga ancora inevase e dia certezza di finanziamento dello strumento per tutto il 2014”.